È stata una mattina di dolore quella vissuta da tutta la comunità cittadina di Fiumicino, per il legame profondo e quotidiano con la realtà dei pescatori, una delle anime pulsanti della città da sempre.
La morte dei due pescatori, padre e figlio, di 62 e 29 anni, assai conosciuti a Fiumicino ma anche a Ostia, a seguito dell’affondamento della loro vongolara ieri pomeriggio al largo di Focene, ha lasciato da ieri sera una scia ininterrotta di incredulità e sgomento.
Padre e figlio portavano avanti una tradizione di famiglia e nel pomeriggio stavano rientrando a Fiumicino dopo una battuta di pesca prenatalizia, quando la loro barca, “Sette Fratelli”, è velocemente affondata, in presenza di una forte libecciata e del mare mosso.
Con l’ausilio di un elicottero, è stato individuato senza vita, sulla spiaggia di Focene, il secondo dei due pescatori dispersi dopo l’affondamento. Il corpo del primo pescatore era stato recuperato nel tardo pomeriggio in mare.