L’Italia, si sa, è un Paese libertino e quasi lascivo. Vuoi costruire un centro migranti in Albania senza informarti bene prima se sarà possibile o meno trasferirci i migranti a tuo piacimento? Beh, perché no? Non è che gli italiani staranno lì a farti le pulci. I sondaggi, in fondo, lo dicono chiaro e tondo: l’apprezzamento per il governo è solido.
Vuoi dire che abolirai le accise per poi aumentarle? Che sarà mai. Suvvia. Vuoi indossare una felpa con scritto “Padania is not Italy”, intonare un coro contro Napoli, dichiarare che sei contro il ponte di Messina, promettere di abolire la Fornero per poi trasformare il tuo partito da sindacato del Nord a partito nazionale, baciare la pizza napoletana, batterti per la costruzione del ponte e non cancellare la Fornero? E che problema c’è? Dio perdona, figuriamoci gli italiani. Anzi, diventerai anche più simpatico. Insomma, Silvio una qualche eredità l’avrà lasciata, no?
Ma c’è una cosa su cui gli italiani proprio non transigono. C’è un’alluvione, le strade sono allagate, tu sei quasi povero e sfruttato? Caro, chi se ne frega. Devi portarmi la pizza a casa. D’altronde, è quel che è successo nel weekend a Bologna durante l’alluvione. In qualche immagine qua e là, infatti, si sono visti i poveri rider continuare a consegnare, malgrado quella “piccolissima” alluvione che stava colpendo la città. Perché, si sa, su una cosa gli italiani davvero non transigono: il diritto alla pizza.
Qualcuno dirà: ma se non avessero lavorato, non avrebbero guadagnato. In effetti, in Italia non siamo più abituati a un lavoro con contratti decenti. D’altronde, ecco una seconda cosa su cui gli italiani davvero non vogliono sentire discussioni: il diritto allo sfruttamento. Degli altri.