Fuga dal Medio Oriente in fiamme. Tensione alle stelle, l’Iran è pronto all’attacco. Massima allerta in Israele e nelle basi USA. A Beirut è corsa ai voli: il ministro Tajani ha lanciato il suo appello ai residenti italiani: ”Via subito dal Libano”. Scenario inquietante. La Russia ha rifornito di armi e missili la repubblica degli Ayatollah. Escalation in arrivo.
Anche il Papa ha lanciato il suo appello per Gaza: ”Basta, fratelli e sorelle. Basta. Non soffocate la parola di Dio: pace; ma lasciate che essa sia frutto della Terra Santa. Si abbia il coraggio di riprendere il dialogo perché cessi subito il fuoco a Gaza. Gli attacchi, anche quelli mirati, generano ancora più odio e vendetta”.
Putin punta a contrastare gli Stati Uniti ma anche rafforzare l’intesa energetica. Il Cremlino ha interesse ad alimentare la narrazione secondo cui le politiche occidentali in Medioriente sono sempre inefficaci. E poi c’è il desiderio di tornare a contare come forza diplomatica.
Nel frattempo la Russia avrebbe iniziato a dotare massicciamente l’Iran di nuove armi in preparazione di una guerra contro Israele. Secondo diversi blogger militari, Mosca nelle ultime ore ha fatto atterrare in Iran parecchi aerei da trasporto “Ilyushin” con munizioni, e numerosi “Iskander”, missile balistico usato in Ucraina.
E’ tutto pronto a Teheran. In seguito alla uccisione nella capitale iraniana del leader di Hamas – Ismail Haniyeh – l’Iran ha ultimato i preparativi per un attacco contro Israele che, secondo diversi media, è imminente. A rafforzare il senso generale di emergenza c’è l’arrivo (domenica 4 agosto) del generale Erik Kurila, comandante di Centcom, il comando regionale delle forze USA.
L’obiettivo è quello di orchestrare, con 8 Paesi Arabi moderati e filo occidentali, una cintura protettiva attorno a Israele analoga a quella che ad aprile riuscì a neutralizzare il lancio da Teheran di oltre 300 fra missili balistici e sciami di droni. Parallelamente continua l’attività diplomatica: il presidente Biden si attende che Netanyau metta fine alla guerra a Gaza e che sottoscriva l’accordo per la tregua senza altre tergiversazioni.
Netanyau si sta preparando all’attacco iraniano visto il flop dei negoziati. Bibi ha smentito di aver ostacolato i negoziati per il rilascio degli ostaggi con richieste di condizioni eccessive. Ha detto: ”È Hamas che ha chiesto l’introduzione di decine di cambiamenti”. E infine ha messo in guardia: ”Ci vendicheremo e chiederemo un prezzo molto alto per qualsiasi atto di aggressione contro di noi. Chiunque colpirà i nostri cittadini, pagherà un prezzo molto alto, la nostra mano lunga colpisce ovunque sia necessario”. A Gerusalemme è stato realizzato un super- bunker per ospitare i leader per giorni.
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