“Siamo ancora sotto choc: ci hanno comunicato che mio fratello è stato condannato all’ergastolo, con 25 anni da scontare in Egitto”. E’ quanto afferma Andrea Passeri, il fratello del giovane pescarese Giacomo Passeri arrestato un anno fa circa in Egitto per possesso di droga e condannato oggi da un tribunale al Cairo.
Nei mesi scorsi la famiglia del giovane pescarese aveva lanciato l’allarme sulle condizioni di Giacomo, il quale aveva anche iniziato uno sciopero della fame per protestare sul trattamento ricevuto e per le lungaggini processuali.
31 anni residente a Londra, è in prigione al Cairo da circa un anno. Secondo le poche informazioni in possesso della famiglia, è stato arrestato il 23 agosto 2023. Si troverebbe nel carcere di Badr, a nord del Cairo. Due poliziotti gli avevano trovato un po’ di marijuana: invano avrebbe dichiarato il solo uso personale.
Sulla vicenda si registra anche una dichiarazione del deputato di Avs Marco Grimaldi e del segretario regionale Sinistra Italiana Abruzzo Daniele Licheri, i quali chiedono l’immediato intervento del Governo Italiano. Per loro si è in presenza di “una vicenda dai diritti umani negati. Abbiamo visto la vicenda Regeni, la vicenda Zaki, non ci fidavamo di chi diceva che in Egitto andava tutto bene. È stato detenuto senza traduttori, sottoposto a un interrogatorio senza avvocati. Non c’è bisogno di sapere di che cosa Luigi Giacomo Passeri sia stato accusato”.