Gli Stati Uniti hanno lanciato un attacco contro depositi di armi degli Houthi in Yemen utilizzando anche i bombardieri stealth B-2. Lo ha annunciato il Centcom in una nota, specificando che l’utilizzo di questo tipo di aerei “dimostra le capacità di attacco globale degli Stati Uniti nei confronti di tali obiettivi quando necessario, in qualsiasi momento, ovunque”.
Intervistato da Le Figaro, Netanyahu annuncia: “A Gaza non ci fermeremo fino a che gli ostaggi non saranno tornati a casa”. Intanto continuano i raid di Israele in Libano.
LA DIRETTA
15.40
La tv israeliana Channel 12 annuncia che “tutti i test effettuati indicano che il leader di Hamas Yahya Sinwar è stato eliminato“.
15.36
L’esercito israeliano sta portando il corpo di uno dei militanti uccisi a Gaza in un laboratorio in Israele per verificare se il Dna corrisponde a quello del leader di Hamas Yahya Sinwar. Lo riporta il New York Times, citando le informazioni avute da quattro funzionari israeliani.
14.32
L’esercito israeliano sta verificando la possibilità che Sinwar sia stato ucciso in un raid a Gaza, nel quale sono morti tre terroristi. L’identità del capo di Hamas tra i morti non è ancora stata confermata. Secondo l’Idf per confermare l’identità di Sinwar bisogna fare l’analisi del Dna e recupero del corpo, che è un’operazione complicata in quanto il cadavere potrebbe essere pieno di esplosivo.
13.58
Evacuato l’ufficio di corrispondenza di Al Jazeera a Beirut. Lo rende noto l’emittente del Qatar. L’ufficio «è stato evacuato dopo che l’edificio ha ricevuto numerosi avvertimenti», ha proseguito Al Jazeera, senza specificare di che tipo di allarme si tratti e da dove provenisse.
13.52
Nella scuola Abu Hassan a Jabalia nel nord della Striscia di Gaza, colpita in un raid aereo israeliano che ha fatto 19 morti, era presente “un centro di comando di Hamas e della Jihad Islamica”. Lo ha dichiarato l’Idf parlando di almeno “12 terroristi presenti” nella struttura al momento dell’attacco e che “erano coinvolti nel lancio di razzi contro Israele e negli attacchi contro le truppe”. Tra i 19 morti si registrano anche bambini, come ha segnalato il ministero della Sanità di Gaza City.
13.50
Israele ha smesso di elaborare le richieste dei commercianti di importare cibo a Gaza, soffocando una pista che negli ultimi sei mesi ha fornito più della metà delle provviste del territorio palestinese assediato. Lo scrive la Reuters online citando 12 persone coinvolte nel commercio. Dall’11 ottobre, i commercianti di Gaza che importavano cibo da Israele e dalla Cisgiordania hanno perso l’accesso ad un sistema introdotto in primavera dal Cogat, l’ente israeliano per i Territori, e non hanno ricevuto risposta ai tentativi di contattare l’agenzia, hanno affermato le fonti.
12.04
Un comandante di battaglione degli Hezbollah è stato ucciso dall’esercito israeliano el sud del Libano, nella zona di Bint Jbeil, insieme a “decine di altri terroristi”, e “150 obiettivi terroristici sono stati colpiti”. A Gaza, durante le operazioni, le truppe israeliane “hanno localizzato grandi quantità di armi”: lo afferma l’esercito israeliano (Idf), facendo il punto sulle ultime operazioni militari. E’ stata l’aeronautica israeliana, insieme all’artiglieria – precisa l’Idf – a colpire a Bint Jbeil, uccidendolo, Hussein Muhammad Awada, un comandante di battaglione Hezbollah responsabile, secondo l’Idf – “di aver condotto attacchi terroristici contro lo Stato di Israele da diversi villaggi nell’area. Ieri, Idf e aeronautica israeliana (Iaf) “hanno eliminato più di 45 terroristi e smantellato più di 150 obiettivi terroristici Hezbollah, tra cui un deposito di armi, lanciatori e siti di infrastrutture per attacchi”. I soldati dell’Idf che hanno condotto raid mirati via terra hanno anche localizzato grandi quantità di armi nel Libano meridionale. A Gaza, le truppe dell’Idf dicono di avere “eliminato una cellula terroristica e localizzato un gran numero di armi, tra cui granate a mano, AK-47, esplosivi e mortai”. In questo momento – aggiunge la nota dell’Idf – l’esercito israeliano sta operando nella parte centrale di Gaza, nei sobborghi di Nuseirat e Al Bureij. Sirene di allarme sono state intanto attivate in varie località del nord di Israele.
10.29
Il premier israeliano Netanyahu a “Le Figaro”: “A Gaza non ci fermeremo fino a che gli ostaggi non saranno tornati a casa”. “Il Tribunale dell’Aia contro di me leva un’accusa infondata: non affamiamo la Striscia, tutte le vittime civili sono colpa di Hamas”. “Vedrete, firmeremo l’accordo con l’Arabia Saudita che segnerà un favoloso salto economico per la regione”. E ancora: “Non abbiamo nulla contro l’Unifil, ma quanti missili di Hezbollah ha fermato? Zero. Disattesa la risoluzione Onu”
10.11
L’ambasciatrice di Israele in Costa Rica, Michal Gur Aryeh, ha accusato i governi di Managua e Teheran di installare in Nicaragua “una base del terrorismo in America Centrale”. “Il regime del dittatore (Daniel) Ortega ha scelto come alleato l’Iran, che è il più grande promotore del terrorismo nel mondo”, ha detto la diplomatica israeliana al quotidiano nicaraguense La Prensa, che ha parte della sua redazione in Costa Rica dopo che le autorità nicaraguensi ne hanno espropriato la sede. “Il terrorismo iraniano va oltre il Medio Oriente. Ad esempio, le armi iraniane vengono utilizzate in Ucraina contro il popolo ucraino. I più grandi attacchi terroristici in America Latina sono stati compiuti dall’Iran a Buenos Aires”, ha aggiunto Aryeh. “Questo è il partner del regime di Ortega, un partner molto molto pericoloso. In effetti, ora abbiamo una base terroristica in America Centrale che è preoccupante, non solo per il Costa Rica, ma per l’intera regione”, ha continuato. Ortega è uno dei principali alleati dell’Iran in America Latina, di cui sostiene il programma nucleare, e ha rotto le relazioni diplomatiche con Israele nell’ambito del conflitto a Gaza.
9.25
Il capo delle Guardie rivoluzionarie iraniane Hossein Salami ha avvertito di ulteriori ritorsioni contro Israele se attacca obiettivi iraniani, cosa che Israele ha giurato di fare dopo l’attacco missilistico dell’Iran del 1° ottobre. “Se commettete un errore e attaccate i nostri obiettivi, che siano nella regione o in Iran, vi colpiremo di nuovo dolorosamente”, ha detto Salami al funerale di un generale delle Guardie ucciso in un attacco israeliano insieme al capo di Hezbollah Hassan Nasrallah in Libano il mese scorso.
4.17
Un attacco aereo israeliano ha innescato incendi nella città costiera di Latakia, in Siria. Ad annunciarlo sono stati i media di Stato locali. “La difesa anti-aerea ha intercettato obiettivi ostili su Latakia”, ha riferito l’agenzia di stampa Sana aggiungendo che alcuni “incendi sono stati innescati dall’aggressione di Israele” all’ingresso della città, roccaforte del presidente Bashar Al Assad. Nessun commento ufficiale è stato rilasciato dall’esercito israeliano a riguardo. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, l’attacco avrebbe “centrato un deposito di armi nella città di Latakia”.
00.27
Un razzo lanciato da Hezbollah dal Libano ha colpito un edificio a Kiryat Shmona nel nord di Israele. Secondo la polizia non ci sono feriti. Il partito di Dio ha rivendicato l’attacco in una dichiarazione. Lo riferiscono i media israeliani.