Cronaca

Guerra in Medio Oriente, la DIRETTA. Usa minacciano embargo su armi, Meloni venerdì sarà in Libano

L’aviazione israeliana ha intercettato questa mattina due razzi provenienti dal Libano dopo che allarmi antiaerei sono risuonati nelle aree di Menashe, Baia di Haifa (HaMifratz), HaAmakim, Wadi Ara e HaCarmel. Lo rende noto l’esercito (Idf) su Telegram. Nel centro di Israele, sempre in mattinata, un non meglio precisato terrorista ha sparato all’impazzata allo svincolo della Route 4 uccidendo un poliziotto. Continuano, intanto, i radi di dell’esercito israeliano nel Libano contro le forze di Hezbollah. Gli Usa, nel pomeriggio hanno minacciato Israele: “Non vi daremo le armi se non migliorare le condizioni umanitarie a Gaza”. E la premier Meloni annuncia di andare in Libano nella giornata di venerdì. 

LA DIRETTA

17.25

Almeno 41 persone sono state uccise e 124 ferite negli attacchi israeliani in Libano lunedì, metà delle quali in un villaggio cristiano a nord di Beirut. Lo ha annunciato il ministero della Sanità libanese. Queste morti portano ad almeno 1.356 il numero delle persone uccise da quando lo scontro tra Israele e il movimento islamico libanese Hezbollah si è trasformato in guerra aperta il 23 settembre, dopo un anno di scontri a fuoco transfrontalieri, secondo un conteggio dell’Afp basato sui dati ufficiali.

17.18

“Io dovrei essere in Libano venerdì”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in aula alla Camera, in sede di replica nel dibattito sulle comunicazioni in vista del Consiglio europeo. La Meloni ha detto:  “Il governo è stato chiaro nella condanna” agli attacchi dell’esercito israeliano a Unifil: “Pretendiamo la sicurezza dei nostri militari Unifil che per anni hanno garantito la sicurezza al confine, e chiediamo il rispetto della risoluzione Onu 1701. Ne ho discusso anche con il primo ministro Netanyahu domenica: la posizione del governo israeliano è per il ritiro della missione Unifil, ma io ritengo che il ritiro sulla base della richiesta unilaterale di Israele sarebbe un grave errore, minerebbe la credibilità della missione e dell’Onu. I nostri soldati, come sono stati preziosi in questi anni, saranno preziosi quando riusciremo a ottenere il cessate il fuoco”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in aula alla Camera, in sede di replica nel dibattito sulle comunicazioni in vista del Consiglio europeo.

La Meloni ha poi parlato del riconoscimento della Palestina: “Penso che sia un po’ fuorviante far credere che se riconoscessimo la Palestina nel mezzo della crisi risolveremmo la questione. Non è così. I nostri sforzi sono concentrati sulla de-escalation: significa mantenere un dialogo franco con tutti gli attori in Medio Oriente, Israele compreso”. Sul riconoscimento della Palestina, ha spiegato la presidente del Consiglio, “questo governo si è posto in linea di assoluta continuità con altri governi di qualsiasi colore politico:
noi siamo per la soluzione dei due Stati, abbiamo sostenuto e continuiamo a sostenere l’Autorità palestinese, come sosteniamo
il diritto di Israele a esistere. Ma questo deve nascere nei fatti e non nelle parole, con un processo politico fortemente sostenuto, aiutato e reso concreto anche dall’Ue”.

“Ho detto anche al Consiglio Ue – ha proseguito Meloni – che su questo punto l’Europa possa e debba giocare un ruolo da protagonista. La nostra posizione è condivisa dalla maggioranza degli Stati dell’Unione europea e dalla totalità di quelli del G7. Il tanto vituperato blocco di Visegrad ha riconosciuto la Palestina nel 1988. Poi lo hanno fatto solo in tre, Spagna, Svezia e Irlanda”.

15.53

Il segretario di Stato americano Antony Blinken e quello alla Difesa Austin hanno inviato ieri una lettera a Israele chiedendo di adottare misure entro 30 giorni per migliorare la situazione umanitaria a Gaza “entro 30 giorni” al fine di evitare un embargo sulle armi americane. Lo riporta Barak Ravid di Axios su X. Nella lettera in particolare si chiedono “passi concreti” e si esprime la “profonda preoccupazione” degli Stati Uniti per una situazione che “sta deteriorando”.

14.33

Israele colpisce tutto il Libano e noi colpiremo tutto Israele: lo ha detto Naim Qassem, numero due di Hezbollah in un discorso televisivo. “Visto che il nemico israeliano prende di mira tutto il Libano, ora attaccheremo ogni punto di Israele, al nord, al sud, al centro”, ha detto Qassem. “Due settimane sono passate dall’inizio dell’aggressione di terra israeliana… ma rimangono sul bordo della frontiera”, ha dichiarato Qassem. “Nella prima settimana (di invasione) hanno perso 25 soldati, anche se il nemico non ammette tutte le sue perdite. Nella seconda settimana – ha proseguito – ovvero negli ultimi sette giorni, abbiamo stabilito una nuova equazione in base alla quale colpiamo nella profondità, Haifa e oltre Haifa, come abbiamo già fatto sparando su Tel Aviv”.

14.30

Siamo pronti al cessate il fuoco col nemico israeliano, ma siamo anche pronti a proseguire la guerra: lo ha detto il numero due di Hezbollah, Naim Qassem, parlando in un discorso trasmesso in tv.

14.23

Hezbollah combatte come resistenza e prendiamo di mira l’esercito israeliano, mentre Israele uccide brutalmente bambini, donne e anziani. Lo ha detto Naim Qassem, numero due di Hezbollah, in un discorso televisivo.

14.21

Hezbollah resiste al progetto espansionista israelo-americano in Palestina, Libano e in tutta la regione. Lo ha detto il numero due del partito armato libanese Naim Qassem, in un discorso tv.

14.18

Hezbollah libanese ha affermato di aver lanciato una “salva di razzi” contro Haifa, due giorni dopo che uno dei suoi droni ha ucciso quattro soldati in una base militare a sud di questa importante città nel nord di Israele. L’attacco di domenica è stato il più letale del movimento filo-iraniano sul suolo israeliano in quasi un mese di escalation militare. Il gruppo filo-iraniano sostiene ora di essere impegnato in un “combattimento ravvicinato” con le truppe israeliane nel sud del Libano. Israele, da parte sua, ha intensificato i bombardamenti aerei sul Libano.

14.04

Il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi ha parlato nei giorni scorsi con l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, capo della Difesa italiana: lo ha reso noto l’Idf. Il colloquio ha riguardato i recenti eventi operativi, della situazione della sicurezza, tra cui, afferma l’Idf, “il tema dello sfruttamento da parte di Hezbollah delle aree in cui si trovano le posizioni e le postazioni Unifil per le sue attività terroristiche contro lo Stato di Israele”. Halevi ha affermato che l’Idf continuerà ad esaminare le circostanze che hanno portato al danneggiamento delle forze Unifil nel sud del Libano e ha sottolineato l’importanza degli sforzi militari congiunti contro il terrorismo nella regione. E ha espresso il suo apprezzamento per i legami tra le forze armate dei due Paesi sottolineando che l’esercito continuerà ad approfondire le relazioni professionali con le Forze Armate italiane, sulla base dell’impegno comune a rafforzare la stabilità regionale e la sicurezza in Medio Oriente.

14.03

Le forze di difesa israeliane hanno annunciato di aver eliminato un comandante di punta dell’unità aerea di Hezbollah, responsabile del lancio di droni contro Israele con lo scopo di raccogliere informazioni e di attaccare. Un attacco israeliano di alcuni giorni fa a Nabatieh, 60 chilometri da Beirut, ha ucciso Khader Al-Abed Bahja, capo della regione settentrionale del Litani dell’unità aerea, secondo l’esercito. La notizia arriva due giorni dopo che un drone ha colpito una base di addestramento dell’df, uccidendo quattro soldati e ferendone altre decine. L’Idf non specifica se l’unità di Bahja sia legata a quell’attacco.

13.51

Il Libano è pronto a rafforzare la presenza dell’esercito nel sud dopo un eventuale cessate il fuoco. Lo ha detto il premier libanese Najib Mikati in un’intervista all’Afp aggiungendo che le truppe israeliane stavano effettuando brevi incursioni transfrontaliere. “Attualmente abbiamo 4.500 soldati nel sud del Libano e vorremmo aumentarli a un numero compreso tra 7.000 e 11.000”, ha detto Mikati aggiungendo che non appena verrà raggiunto un cessate il fuoco, “potremo spostare i soldati” da altre parti del paese verso sud. “Le informazioni che abbiamo indicano che ci sono brevi incursioni (israeliane)” nel sud del Libano, ha aggiunto. Il premier ha poi riferito che la sicurezza è stata rafforzata nell’unico aeroporto del Paese a Beirut, per rimuovere qualsiasi pretesto per un attacco israeliano. “Il governo sta facendo tutto ciò che è in suo potere per togliere ogni pretesto agli israeliani”, ha detto spiegando che “da una settimana è stata rafforzata la sicurezza all’aeroporto”, situato vicino alla roccaforte di Hezbollah a sud di Beirut.

13.42

Un team avanzato di personale militare statunitense e componenti iniziali necessari per il funzionamento della batteria Thaad (Terminal High-Altitude Area Defense) sono arrivati in Israele. Lo ha dichiaratio il portavoce del Pentagono Pat Ryder. “Nei prossimi giorni continueranno ad arrivare in Israele altri militari statunitensi e componenti della batteria Thaad. La batteria sarà pienamente operativa a bre”, ha detto Ryder.

13.42

L’Organizzazione mondiale della sanità ha riferito di aver avviato la sua campagna antipolio nel centro della Striscia di Gaza e di aver vaccinato decine di migliaia di bambini nonostante gli attacchi israeliani nella zona protetta designata. Secondo quanto riportato dal Guardian, il portavoce dell’Oms Tarik Jaarevi ha dichiarato in una conferenza stampa a Ginevra che oltre 92.000 bambini, ovvero circa la metà dei bambini destinati ai vaccini antipolio nell’area centrale, erano stati vaccinati ieri. “Quello che abbiamo saputo dai colleghi è che la vaccinazione è andata avanti senza grossi problemi ieri, e speriamo che continui allo stesso modo”, ha affermato. Ma l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi Unrwa ha affermato che una delle sue scuole nella città di Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale, destinata a sito di vaccinazione, è stata colpita durante la notte tra domenica e lunedì, uccidendo fino a 22 persone.

13.31

Israele ha emesso ordini di evacuazione che riguardano più di un quarto del Libano: lo ha detto oggi in una conferenza stampa a Ginevra la direttrice per il Medio Oriente dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), Rema Jamous Imseis, come riporta l’agenzia di stampa Reuters sul suo sito. La quota del territorio del Paese attualmente nel mirino delle truppe dell’Idf, ha spiegato la funzionaria, si basa sui nuovi ordini israeliani di evacuazione in 20 villaggi nel sud del Libano. “Le persone sentono questi appelli all’evacuazione e fuggono senza quasi nulla”, ha aggiunto Jamous Imseis.

12.52

L’Idf ha avvisato nuovamente le squadre mediche delle ambulanze nel sud del Libano a non farsi avvicinare da elementi di Hezbollah poiché i veicoli vengono attaccati se trasportano persone armate.

12.08

Le Nazioni Unite hanno chiesto un’indagine “rapida, indipendente e approfondita” sull’attacco israeliano che ieri ha ucciso 22 persone nel nord del Libano: lo ha dichiarato un portavoce dell’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani. L’attacco nel villaggio cristiano di Aïto ha ucciso 22 persone, tra cui 12 donne e due bambini, quando è stato bombardato un edificio di quattro piani.

12.05

L’uomo ucciso nell’attacco sull’autostrada era un agente di polizia. Lo riferisce Haaretz.

11.33

Secondo le prime informazioni sull’attacco in autostrada nel centro di Israele, a sparare all’impazzata allo svincolo della Route 4 è stato un terrorista da un’auto ferendo cinque persone. Uno di loro è morto. Il terrorista è stato ucciso dalle forze di sicurezza sul posto. Lo riferiscono i telegiornali israeliani. La polizia sta cercando un altro terrorista che probabilmente era con quello ucciso.

11.08

E’ morto uno degli uomini rimasti feriti da colpi di arma da fuoco sulla Route 4 nel centro di Israele, hanno riferito fonti dei soccorritori. L’aggressore è stato ucciso sul posto. Non si conoscono ancora dettagli sulla matrice dell’attacco.

11.02

Il servizio ambulanze Magen David Adom ha riferito di due uomini colpiti da arma da fuoco sulla Route 4, vicino allo svincolo di Yavne, e all’incrocio di Nir Galim, nel centro di Israele, l’uomo che ha sparato è stato ucciso. Un diciottenne è in condizioni critiche, hanno detto i soccorritori, mentre un altro, di 42 anni, è in condizioni moderate.

10.14

“Pur se non si sono registrate vittime o danni ingenti io penso che non si possa considerare accettabile” l’attacco di Israele all’Unifil “ed è la posizione che l’Italia ha assunto con determinazione a tutti livelli: pretendiamo che venga garantita la sicurezza dei nostri soldati sia Unifil sia nella missione bilaterale, che insieme al resto della comunità internazionale hanno contribuito per anni” alla stabilità del confine tra Israele e Libano. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo, sottolineando che “l’atteggiamento delle forze israeliane è del tutto ingiustificato e palese violazione della risoluzione 1701 dell’Onu”. Bisogna “lavorare alla piena applicazione della risoluzione, rafforzando la piena capacità di Unifil e delle forze armate libanesi.

9.56

Più di 400.000 bambini in Libano sono stati sfollati nelle ultime tre settimane. Lo ha affermato un alto funzionario dell’Unicef, ripreso da Haaretz, mettendo in guardia contro una “generazione perduta” nel piccolo paese alle prese con molteplici crisi e ora nel mezzo della guerra.

9.55

Il bilancio delle vittime odierne degli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza è salito ad almeno 45, riferiscono ad Al Jazeera fonti mediche palestinesi. Tra le vittime ci sono almeno 14 persone uccise in due raid aerei israeliani nel quartiere di Bani Suheila, a est di Khan Younis, e nel campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza. Inoltre, tre palestinesi sono morti e diversi sono rimasti feriti in seguito ad un attacco aereo nel quartiere Birkat Abu Rashid, a Jabalia, nel nord della Striscia. Ed è salito a 11 il bilancio dei morti in un altro attacco israeliano contro una casa nella zona di al-Faluja, sempre a Jabalia.

8.50

L’ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu ha affermato che la decisione sui piani di ritorsione contro l’Iran per l’attacco missilistico del primo ottobre sarà presa in base alle esigenze di Israele. La dichiarazione, rilasciata nel cuore della notte, è una risposta al Washington Post secondo cui Netanyahu avrebbe detto al presidente Usa Joe Biden che Israele non avrebbe attaccato i siti petroliferi o nucleari iraniani. “Ascoltiamo i pensieri del governo americano, ma prenderemo le nostre decisioni finali in base alle esigenze di sicurezza nazionale di Israele”, si legge nella dichiarazione dell’ufficio del Primo Ministro.

8.48

Una fonte a conoscenza dei dettagli della conversazione tra il presidente Usa Joe Biden e il premier israeliano Benyamin Netanyahu della scorsa settimana ha riferito al Washington Post che l’attacco di Israele all’Iran ci sarà prima delle elezioni americane del 5 novembre, poiché la mancanza di una rappresaglia contro Teheran sarebbe interpretata dall’Iran come un segno di debolezza.

8.26

Secondo il Financial Times (Ft), Israele sta affrontando una “carenza critica” di missili intercettori. Il quotidiano britannico cita fonti militari e funzionari.

Esperti e alti funzionari dell’industria militare hanno spiegato al Financial Times che Israele si trova ad affrontare un “serio problema di munizioni” mentre si prepara ad un attacco in Iran, che potrebbe innescare un’ulteriore escalation.

Sarebbe questo il motivo per il quale gli Stati Uniti si stanno affrettando per contribuire a colmare le lacune, compreso lo spiegamento dell’avanzato sistema di difesa aerea Thaad che dovrebbe arrivare in Israele oggi, in quella che viene descritta come una corsa contro il tempo per rafforzare la difesa aerea dello Stato ebraico.

“Il problema delle munizioni in Israele è serio”, ha spiegato una fonte a Ft, “se l’Iran risponde all’attacco israeliano, e anche Hezbollah si unisce, le difese aeree di Israele saranno messe a dura prova”, ha detto, aggiungendo che anche le forniture provenienti dagli Stati Uniti non sono infinite.

“Gli Usa non possono continuare a rifornire Ucraina e Israele allo stesso ritmo, stiamo arrivando a un punto di svolta”.

Boaz Levy, amministratore delegato dell’industria aerospaziale che produce i missili intercettori “Hatz”, ha dichiarato al giornale che opera su 3 turni per mantenere attive le linee di produzione: “Alcune delle nostre linee lavorano 24 ore su 24, sette giorni su sette. Il nostro obiettivo è rispettare tutti i nostri impegni”, ha detto Levy al quotidiano britannico, aggiungendo che il tempo necessario per produrre missili intercettori “non è questione di giorni”. Anche se Israele non rivela l’entità delle sue scorte, ha aggiunto: “Non è un segreto che dobbiamo ricostituire le scorte”.

Il quotidiano britannico ha spiegato che i sistemi di difesa aerea a tre livelli di Israele sono finora riusciti a intercettare la maggior parte degli droni e dei missili lanciati dall’Iran e dai suoi alleati contro il Paese. Il sistema Iron Dome ha intercettato i razzi a corto raggio e i droni lanciati da Hamas da Gaza, mentre il sistema David Sling intercetta i razzi più pesanti lanciati dal Libano, e il sistema Arrow ferma i missili balistici provenienti dall’Iran. Mentre nell’attacco iraniano di aprile, secondo l’Idf, è stato raggiunto un tasso di intercettazione del 99% contro lo sbarramento, che comprendeva 170 droni, 30 missili da crociera e 120 missili balistici, Israele, è scritto, ha avuto meno successo nel respingere il secondo attacco, all’inizio del mese, che comprendeva oltre 180 missili balistici. Secondo fonti dell’intelligence che hanno riferito al giornale, quasi 35 missili hanno colpito la base aerea di Nabatim.

8.14

Il comandante supremo delle forze Quds iraniane, Esmail Qaani, partecipa questa mattina a Teheran ai funerali dell’alto comandante delle Guardie Rivoluzionarie, Abbas Nilforoushan, ucciso in un attacco israeliano a Beirut il 27 settembre insieme al leader di Hezbollah Hassan Nasrallah: lo riporta l’Irna. L’assenza di Qaani da eventi pubblici nelle ultime due settimane aveva sollevato speculazioni sulla sua morte o sul suo arresto da parte delle forze di sicurezza iraniane per sospetta cooperazione con Israele, affermazioni che sono state negate dalle autorità iraniane.

La televisione di Stato iraniana ha mostrato un filmato in cui si vede una persona che sembra essere Qaani mentre partecipa alla cerimonia commemorativa. Nel video lo si vede anche piangere, riportano i media israeliani. Diversi report nei giorni scorsi hanno fornito una serie di speculazioni sulla sorte di Qaani che era scomparso dalla scena pubblica ed era stato assente anche al funerale di Nasrallah. Inizialmente era stato riferito che il generale, che ha preso il posto di Qassem Soleimani ucciso due anni fa dagli Usa, fosse morto in un attacco israeliano nella capitale libanese in cui sarebbe stato ucciso il successore di Nasrallah, Hashem Safieddine. Successivamente, media arabi avevano riportato che Qaani, interrogato dalle guardie rivoluzionarie per il sospetto che il suo ufficio fosse stato infiltrato dal Mossad – o che lui stesso potesse essere passato dalla parte di Israele – aveva avuto un infarto. All’inizio della scorsa settimana il New York Times aveva riferito della sua scomparsa riportando le affermazioni di un membro dei pasdaran a Beirut, secondo il quale il silenzio dei funzionari iraniani su Qaani stava provocando il panico tra i membri più giovani delle guardie rivoluzionarie.

7.49

L’Aeronautica militare israeliana ha colpito ieri più di 200 “obiettivi terroristici di Hezbollah nel Libano meridionale e nelle profondità del Libano, comprese cellule terroristiche, postazioni missilistiche anticarro e lanciatori di missili terra-terra”: lo rende noto l’esercito (Idf) su Telegram.

Published by
Amedeo Vinciguerra