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Guerra in Medio Oriente, le notizie in tempo reale. Spari contro due basi italiane Unifil: distrutte due telecamere

Mentre tutto il mondo aspetta di capire cosa deciderà di fare con l’Iran, intanto Israele continua i suoi raid in Libano. Secondo le ultime notizie che arrivano dal fronte libanese, l’esercito israeliano (Idf) ha “eliminato” nella notte scorsa due comandanti di Hezbollah ed ha colpito “diversi depositi di armi nell’area di Dahieh, a Beirut, e depositi di armi e altre infrastrutture terroristiche nel sud del Libano”.

I comandanti uccisi, si legge in una nota dell’Idf, sono Ahmad Moustafa al-Haj Ali, che guidava il Fronte Houla del movimento filo-iraniano, e Mohammad Ali Hamdan, capo dell’unità anticarro di Hezbollah nell’area di Meiss El Jabal.

LA DIRETTA

13.25

Alcune telecamere che si trovano negli avamposti italiani di due basi di Unifil sono state distrutte da colpi di armi portatili. L’episodio – a quanto apprende l’Ansa – sarebbe avvenuto alla base di Naqura, dove il luogo sarebbe stato preso di mira dall’esercito israeliano. Secondo quanto riferiscono le fonti, non ci sono militari italiani tra i feriti.

13.14

Ci sono almeno due feriti tra i caschi blu del quartier generale di Unifil, la missione Onu schierata nel sud del Libano, a Naqura, presa di mira dall’esercito israeliano. Lo riferiscono all’Ansa fonti della sicurezza militare libanese. Secondo le fonti militari libanesi, i due caschi blu feriti sono di nazionalità indonesiana. Le loro condizioni non sono gravi.

13.10

Il comandante della Forza Quds, Ismail Qaani, sarebbe stato interrogato oggi in seguito all’assassinio di Hasan Nasrallah, ha riferito il “Middle East Eye”, quotidiano britannico finanziato dal Qatar. Dopo l’assassinio di Nasrallah, in Iran è stata aperta un’indagine in cui sono stati interrogati alti funzionari dei pasdaran.

Diverse fonti hanno riferito al media che Qaani non è stato ferito nell’attacco israeliano a Beirut sud dove sarebbe stato – secondo indiscrezioni – in riunione con il successore di Nasrallah. Hashem Safieddine, sulla cui sorte non ci sono ancora conferme ufficiali. Altre fonti invece nei giorni scorsi hanno detto che le comunicazioni con Qaani si sono interrotte proprio dal giorno del raid.

Secondo il report del ‘Middle East Eye’, lo scopo dell’indagine è capire come Israele sia riuscito a rintracciare Nasrallah e altri alti comandanti di Hezbollah che sono stati eliminati. Il sospetto è che i comandanti iraniani avessero un ruolo nella questione: “Gli iraniani hanno il serio sospetto che gli israeliani siano riusciti a infiltrarsi nelle guardie rivoluzionarie, soprattutto in quelle che operano nel settore libanese, quindi ora sono tutti sotto inchiesta”, ha detto il comandante di una forza vicina all’Iran.

E ha aggiunto: “Non c’è ancora nulla di certo. L’indagine è in corso e tutte le opzioni sono aperte”. Qaani è il successore del generale Qaem Soleimani, ucciso dagli Usa nel 2020.

13.00

Fonti Onu, riprese dall’agenza Reuters, hanno dichiarato che “soldati israeliani hanno sparato contro posizioni dell’Unifil nel sud del Libano”.

12.45

La Mezzaluna Rossa ha reso noto che l’esercito israeliano ha attaccato una scuola a Gaza causando la morte di 28 persone che vi avevano trovato alloggio e il ferimento di 54. Lo riporta l’agenzia palestinese Wafa.

L’Idf ha reso noto di aver attaccato un complesso di cui fa parte l’ex scuola Rufaydah nell’area di Deir al Balah, a Gaza, da dove – afferma – stava operando “un gruppo di terroristi di Hamas che vi aveva posizionato un centro di comando da dove partivano attacchi contro Israele”.

12.28

Secondo indiscrezioni ottenute dalla tv pubblica Kan, il gabinetto politico e di sicurezza che si riunirà stasera dovrebbe autorizzare il primo ministro Benyamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Galant a prendere una decisione finale sulla risposta di Israele all’attacco missilistico effettuato dall’Iran la scorsa settimana. Il senso del voto – sottolinea Kan – è che Netanyahu e Gallant avranno l’autorità di decidere sulla data e sulle modalità dell’attacco.

12.23

Il ministero della Sanità della Striscia di Gaza, gestito da Hamas, ha comunicato il nuovo bilancio delle persone uccise dall’inizio dell’offensiva israeliana: 42.065.

12.04

Hezbollah ha affermato di aver colpito e danneggiato almeno due carri armati israeliani lungo la linea di demarcazione tra i due paesi, nei pressi di Capo Naqura, sulla costa mediterranea. La TV di Hezbollah al Manar trasmette in diretta le immagini di mezzi incendiati e in lontananza si vedono dense colonne di fumo levarsi dalle colonne di Labbune

11.48

La polizia israeliana e il servizio di sicurezza Shin Bet hanno annunciato di aver recentemente sventato un piano di cinque cittadini arabo-israeliani per compiere un attentato con un’autobomba al centro commerciale Azrieli di Tel Aviv, sotto l’egida dell’Isis.

I cinque – residenti di Taybeh, nel centro di Israele – sono stati arrestati dopo un’indagine segreta durata un mese e saranno formalmente accusati nei prossimi giorni. I leader della cellula sono stati identificati in Mahmoud Azam e Ibrahim Sheik Yousef, che hanno reclutato gli altri tre: Sajed Masarwa, Abdullah Baransi e Abdel Kareem Baransi.

La polizia e lo Shin Bet affermano che i cinque hanno studiato gli attacchi terroristici in Siria e discusso la quantità di esplosivi necessari per abbattere le iconiche torri Azrieli di Tel Aviv. Secondo gli inquirenti, Azam e Yousef erano in contatto con agenti stranieri dell’Isis e avevano pianificato di recarsi all’estero per incontrarli. Il piano è stato scoperto con l’aiuto di “operazioni di intelligence precise ed efficaci” ed è stato bloccato nelle sue fasi preliminari.

11.34

Dodici persone uccise e tre ferite è il bilancio delle ultime ore di raid israeliani nella valle libanese della Bekaa. Lo riferisce il ministero dell’informazione libanese, secondo cui stamani due persone sono state uccise in un attacco di Israele a Sohmor, mentre sei persone sono state uccise a Buday e quattro nei pressi di Baalbeck.

10.22

La Protezione Civile libanese ha riferito stamani che cinque dei suoi membri operativi nel sud del Libano sono stati uccisi nelle ultime ore a seguito di un raid aereo israeliano nei pressi di Tiro, 90 km a sud di Beirut. Il comunicato dell’istituzione statale libanese ha riferito che i cinque si trovavano nel centro della Protezione civile a Derdeghaya, alla periferia est di Tiro.

10.08

Il governo israeliano si riunirà questa sera per discutere della risposta all’attacco iraniano del primo ottobre.

9.41

Secondo il Wall Street Journal, l’amministrazione Biden sta cercando di sfruttare l’offensiva di Israele contro Hezbollah in Libano per porre fine al predominio del gruppo ed eleggere un nuovo presidente. Funzionari statunitensi e arabi hanno riferito al Wsj che l’iniziativa americana ha il sostegno dell’Arabia Saudita.

Tuttavia, Egitto e Qatar ritengono questo piano irrealistico e pericoloso, sostenendo che Israele non riuscirà a distruggere Hezbollah e che deve essere parte di qualsiasi accordo politico per porre fine al conflitto. Il report aggiunge che l’Egitto ha espresso preoccupazioni sul fatto che l’interferenza internazionale nella politica libanese potrebbe innescare tensioni interne che sono rimaste dalla guerra civile nel Paese, conclusa nel 1990.

9.20

“Il regime israeliano sta trascinando l’intera regione in una catastrofe. Visione, saggezza, coraggio e cooperazione sono ciò di cui la regione ha bisogno per superare questo momento difficile”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, riferendosi ad un colloquio avuto ieri a Riad con il principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman. Con il principe ereditario “ho avuto discussioni molto importanti su questioni critiche di comune interesse”, ha scritto su X lo stesso capo della diplomazia di Teheran.

Durante il colloquio, “è stata discussa la situazione nella regione ed è stata sottolineata la vitalità della cooperazione regionale e internazionale per fermare il genocidio e la guerra a Gaza e in Libano”, ha aggiunto il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmaeil Baghaei.

“Il regno dell’Arabia Saudita è determinato a continuare questo processo nelle relazioni bilaterali”, ha affermato Bin Salman, secondo quanto riferisce Mehr. Iran e Arabia Saudita avevano interrotto le relazioni diplomatiche nel 2016, dopo che fondamentalisti avevano attaccato la missione diplomatica saudita nella capitale iraniana in reazione all’esecuzione a Riad di un importante predicatore sciita. Nel marzo del 2023 in Cina, Iran e Arabia Saudita hanno trovato un accordo per riprendere le relazioni e successivamente sono state riaperte le ambasciate nei rispettivi Paesi.

8.20

Una nave è stata danneggiata oggi da un “proiettile” al largo del porto di Hodeida, controllato dai ribelli Houthi, nello Yemen occidentale: lo ha riferito l’Agenzia britannica per la sicurezza marittima (Ukmto), aggiungendo che non ci sono state vittime. (ANSA-AFP).

8.16

Il terrorista Ahmad Moustafa al-Haj Ali… (era) responsabile di centinaia di attacchi missilistici e anticarro verso l’area di Kiryat Shmona”, si legge nel comunicato. Mohammad Ali Hamdan è stato uccio in un altro attacco, prosegue la nota, sottolineando che l’uomo era “responsabile di numerosi attacchi con missili anticarro contro le comunità del nord di Israele”.

8.06

L’emittente araba Al Jazeera afferma che almeno quattro persone sono morte in un attacco israeliano che stanotte ha colpito una casa a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza.

8.02

I media statali siriani affermano che un attacco israeliano ha colpito stanotte la provincia centrale di Homs: è stata presa di mira un’area industriale nella città di Hisyah, secondo l’agenzia di stampa Sana. Danni materiali si registrerebbero in una fabbrica di automobili. L’attacco ha colpito anche veicoli “carichi di forniture mediche e di soccorso” e si è sviluppato “un grande incendio”, secondo la Sana.

 

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