Guerra in Medio Oriente, si rialza la tensione. Gli Stati Uniti hanno deciso di inviare delle portaerei e altre navi da guerra in Medio Oriente. La regione si prepara alla rappresaglia iraniana per l’uccisione del leader di Hamas Ismail Haniyeh, avvenuta a Teheran all’inizio di questa settimana.
Solo pochi mesi fa, a marzo di quest’anno, gli americani avevano ritirato le loro navi da guerra, dirottandole verso la Cina in quello che sembrava la prova di una stabile tregua con l’Iran. È forse, scrive Oren Liebermann della Cnn, il più grande movimento di forze statunitensi nella regione dai primi giorni della guerra di Gaza, quando il Pentagono ha inviato due gruppi di portaerei verso il Medio Oriente in un avvertimento pubblico diretto ai gruppi militanti regionali in cui si esortava a non espandere i combattimenti.
Israele afferma intanto di essere pronto per “una serie di scenari” possibili che seguono l’assassinio di Ismail Haniyeh in Iran. Gli israeliani si sono riforniti di provviste, le compagnie aeree hanno cancellato i voli e allertato che viaggia verso la regione della possibile risposta iraniana. “Abbiamo sentito le parole forte e chiare del leader Supremo. E’ intenzionato a vendicare l’uccisione del leader di Hamas a Teheran. Nel farlo vuole condurre un attacco contro Israele”, ha detto alla Cnn John Kirby, coordinatore delle comunicazioni strategiche del Consiglio di sicurezza nazionale. “Non possiamo semplicemente dare per scontato che saremo potenzialmente vittime di questo tipo di attacco, quindi dobbiamo assicurarci di avere le risorse e le capacità giuste”.
Venerdì, scrive Oren Liebermann della Cnn, il Segretario alla Difesa Lloyd Austin ha ordinato al gruppo d’attacco Uss Abraham Lincoln di sostituire il gruppo d’attacco Uss Theodore Roosevelt, che attualmente opera nel Golfo di Oman. Inoltre, anche dei cacciatorpedinieri e degli incrociatori della difesa missilistica balistica saranno inviati in Medio Oriente e nel Mar Mediterraneo. Quali navi da guerra saranno inviate non sono note. Due cacciatorpedinieri statunitensi presenti nel Mar Mediterraneo orientale hanno preso parte, nei giorni scorsi, all’intercettazione della raffica di attacchi lanciati dall’Iran contro Israele ad aprile.
Austin ha anche ordinato lo spiegamento di uno squadrone di caccia nella regione. Gli Stati Uniti hanno già in zona la nave d’assalto anfibia Uss Wasp che opera con la 24a Marine Expeditionary Unit e che è in grado di effettuare un’evacuazione dei cittadini statunitensi presenti in Libano, se ordinato. Il Segretario alla Difesa Lloyd Austin spiega che “la difesa globale degli Stati Uniti è dinamica e il Dipartimento della Difesa gestisce la capacità di schierarsi con un breve preavviso facendo in questo modo fronte alle crescenti minacce alla sicurezza nazionale“.
Sabato scorso, Kuwait Airlines è diventata l’ultima compagnia aerea a sospendere tutti i voli per Beirut, “a causa dell’attuale situazione” nella regione.
In Israele, ci sono state invece segnalazioni di cittadini che hanno fatto scorta nei supermercati. La catena di supermercati Victory afferma che le vendite di alcuni prodotti sono aumentate del 30% rispetto alle vendite regolari. Persone acquistano principalmente cibo in scatola, cereali, pasta, carta igienica, carne congelata, acqua in bottiglia e salviette igieniche.
Il comune di Gerusalemme ha impartito istruzioni alle persone su cosa fare in caso di attacco alla città. I residenti devono essere in grado di raggiungere i rifugi antiaerei in 90 secondi. “Si consiglia ai residenti di pulire e preparare in anticipo i loro rifugi antiaerei”, ha spiegato il comune.
Funzionari statunitensi hanno affermato che l’atteso attacco iraniano potrebbe verificarsi nei prossimi giorni. Gli Stati Uniti stanno osservando attentamente la regione per eventuali indicazioni su come potrebbe svolgersi. I funzionari hanno affermato che l’attacco potrebbe essere simile alla raffica di missili balistici e droni lanciati dall’Iran contro Israele ad aprile, ma potrebbe anche essere più grande e complesso, coordinato con droni iraniani. Il leader degli Hezbollah Hassan Nasrallah ha lasciato intendere che potrebbe avvenire un attacco coordinato contro Israele: “Poiché hanno attaccato briga con tutti, non sanno da dove arriverà la risposta. E la risposta arriverà separatamente o coordinata”, ha affermato in un discorso tenuto giovedì scorso da Hassan Nasrallah.