Il conflitto russo-ucraino sta mietendo numerose vittime da una parte e dall’altra, e in Russia ora c’è il problema dei posti nei cimiteri. Stando alle affermazioni del vicepresidente della Duma di Stato, in Russia si sta verificando un fenomeno per il quale le numerose vittime di guerra non trovano spazio nei cimiteri e nei crematori del Paese.
Russia, molte perdite e nessun posto nei cimiteri
Il Pentagono stima che Mosca abbia perso più di 600mila persone nel corso del conflitto con l’Ucraina. Il Paese ora si ritrova a dover gestire le numerose perdite e il problema dei posti nei cimiteri appare quasi insormontabile. La Russia, infatti, sta lottando per soddisfare l’elevata domanda per cimiteri e crematori. La questione, inoltre, si scontra con una legge federale che consente alle sole organizzazioni comunali di essere coinvolte nelle sepolture.
Svetlana Razvorotneva, vicepresidente della Commissione parlamentare per l’edilizia, ha dichiarato: “È impossibile creare cimiteri privati, crematori o altre strutture rituali. È impossibile attrarre capitali e investimenti dall’esterno, se non da quelli statali. Capitali che sono assolutamente necessari”. Razvorotneva ha poi affermato che la legge, adottata nel 1996, è ormai obsoleta e non è più in grado di soddisfare le esigenze della Russia. Stando alle sue dichiarazioni, inoltre, sembra che le persone siano costrette a spostarsi fuori dalle grandi città per usufruire dei servizi di cremazione. A oggi, infatti, c’è solo un crematorio ogni cinque milioni di abitanti russi.
Questo problema coincide con un momento estremamente delicato per la Russia: a settembre, infatti, si è registrato il numero più alto di vittime russe in un solo mese da quando Vladimir Putin ha lanciato la sua invasione su vasta scala dell’Ucraina nel febbraio del 2022.