Per Alessandro Impagnatiello la fidanzata Giulia Tramontano era “un vanto”, così come lo era anche la collega con la quale aveva una relazione parallela. E ancora: “È un millantatore con una volontà omicida che pianificava da mesi”. È quanto ha detto in aula l’avvocato di parte civile Giovanni Cacciapuoti, che assiste i familiari di Giulia Tramontano, associandosi alla richiesta di condanna all’ergastolo avanzata dalla Procura di Milano e ribadendo più volte come si sia trattato di un delitto premeditato.
Le parole dei legali
“Per lui – ha aggiunto – la manipolazione è anche considerare queste persone alla guisa di un profilo Instagram”. L’ex barman, come ha osservato il legale, “ha deciso di uccidere Giulia e il proprio bambino perché questa cosa avrebbe comportato non solo ostacoli alle sue realizzazioni professionali, ma perché si sarebbe anche trovato in uno stato di difficoltà economica che lui non voleva vivere”. Giulia “era una giovane brillante e generosa, che aveva un’etica del lavoro e della famiglia. La sfortuna di Giulia è stata quella di avere il lupo nello stesso letto”.