Secondo un editorialista del Financial Times, Gideon Rachman, “i soldati nordcoreani arrivati in Ucraina si stanno abbuffando di porno”. “Una fonte solitamente affidabile – racconta il giornalista su X – mi dice che i soldati nordcoreani che sono stati dispiegati in Russia non hanno mai avuto accesso illimitato a Internet prima. Di conseguenza, si stanno abbuffando di pornografia”.
Rachman non ha fornito ulteriori dettagli su come la sua fonte possa conoscere le abitudini dei circa 10mila soldati nordcoreani inviati da Kim Jong-un per sostenere lo sforzo bellico di Putin. Ma, insomma, la notizia è curiosa.
E negli Stati Uniti c’è anche qualche giornalista che ha avuto il coraggio di chiedere un opinione sulla vicenda a un portavoce del Pentagono. “Per quanto possa sembrare divertente, non posso confermare alcuna abitudine nordcoreana in Russia”, ha detto il portavoce del Dipartimento della Difesa statunitense, il tenente colonnello dell’esercito Charlie Dietz, al quotidiano Task and Purpose . “Siamo concentrati sugli aspetti più seri del coinvolgimento della Corea del Nord, se presente, nelle operazioni militari della Russia. Per quanto riguarda l’accesso a Internet, è una domanda che è meglio rivolgere a Mosca. Al momento, la nostra attenzione rimane sul supporto all’Ucraina e sulla risoluzione delle preoccupazioni più significative per la sicurezza regionale”. E niente, neanche il portavoce del Pentagono ne sa niente.
Comunque chissà come i soldati nordcoreani racconteranno la loro “esperienza” di guerra alle loro famiglie in Patria. Chissà se racconteranno proprio tutto tutto. Piccola postilla: dal Cremlino, per ora, preferiscono non commentare la notizia.