Blessing, il cui nome significa “benedizione”, racconta la sua storia, ma nella sua vita l’unica benedizione è stata la sua forza interiore. Oggi si trova negli uffici dei servizi sociali di via Taverna, decisa a condividere il suo racconto in vista della Giornata contro la tratta di esseri umani del 18 ottobre. “Magari la mia esperienza può dare speranza ad altre ragazze che si trovano nella mia stessa situazione”, afferma con coraggio.
Blessing aveva solo 11 anni quando la sua vita cambiò per sempre. Nel suo villaggio in Nigeria, diventato un centro di sfruttamento minorile, stava imparando il mestiere di sarta. Un giorno, tornando a casa, è stata vittima di violenza da parte di un gruppo di uomini. Da quell’episodio traumatico è rimasta incinta di due gemelli, un maschio e una femmina. Incapace di difendersi e ancora bambina, Blessing si è ritrovata emarginata dalla comunità, insultata per strada e costretta a rimanere in casa, protetta dalla madre.
Dopo la nascita dei suoi figli, Blessing è tornata alla sartoria, ma è lì che ha incontrato un cliente che le ha offerto un futuro in Europa. L’uomo elegante le ha promesso un lavoro in una catena di negozi di abbigliamento, mostrandole documenti falsi e facendole credere in un sogno. Blessing, desiderosa di fuggire dalla povertà, ha accettato l’offerta. A soli 15 anni, Blessing si è ritrovata su un pullman diretto verso l’inferno. Prima tappa: il rito voodoo del culto juju, che l’ha obbligata a giurare di ripagare il debito per il viaggio in Europa, sotto la minaccia di morte per la sua famiglia. Dopo mesi di sofferenza in Libia, è stata caricata su un gommone diretto a Lampedusa, Italia, senza documenti e con la promessa di un lavoro che non esisteva.
Giunta in Austria, Blessing ha scoperto la crudele realtà: doveva ripagare un debito di 40.000 euro attraverso la prostituzione, nonostante fosse minorenne. I clienti non dovevano sapere la sua vera età, e Blessing ha vissuto anni di abuso e sofferenza.
Blessing ha trovato la forza di fuggire, aiutata da un contatto. Dopo varie tappe, è arrivata a Piacenza, dove ha incontrato l’associazione “Oltre la strada”. Qui ha trovato supporto e la possibilità di ricostruire la sua vita. Oggi Blessing vive con suo marito e suo figlio, ma continua a combattere gli incubi del passato. Blessing sottolinea l’importanza di rivolgersi alle forze dell’ordine e alle associazioni come “Oltre la strada”, che in un anno ha aiutato 50 donne a Piacenza. Il loro lavoro è solo la punta dell’iceberg in una lotta continua contro la tratta e lo sfruttamento.
Sanatoria fiscale 2025: stop al taglio dei debiti. Bocciato un emendamento a favore dei contribuenti…
Nei talk show nostrani, Maurizio Landini a parte, l'argomento del giorno è il mandato di…
La foto del giorno, scelta per voi da Blitz Quotidiano, mostra un gruppo di persone…
Il vicepremier Salvini esprime riserve, fino alla minaccia di non votarla, sulla Commissione europea, giunta…
Martina De Ioannon è una delle troniste di Uomini e Donne, giovanissima ma molto grintosa,…
Un famoso negozio di abbigliamento cinese, l'ITIB di Hangzhou, ha deciso di presentare la sua…