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IL DIARIO, dalle dimissioni di Tavares alle parole dell’ex ministro degli Esteri ucraino (“Se continuerà così perderemo”). Ecco le notizie del giorno

Dal palazzo della politica, un coro più o meno unanime di gioia ha accompagnato l’uscita di Carlos Tavares da Stellantis. Ed è già polemica sulla buonuscita: “Tavares – dice Angelo Bonelli di Alleanza Verdi Sinistra – lascia la guida di Stellantis con una buonuscita di 100 milioni di euro che equivalgono a quello che percepiscono 100.000 precari in un mese. Nessun dirigente, neanche il più alto in grado, deve guadagnare più di dieci volte l’ammontare del salario minimo”.

In giornata da annotare, per fortuna, anche il risveglio di Edoardo Bove. Il calciatore, si legge in un comunicato della Fiorentina, è in ripresa ed è lucido. Il centrocampista, infatti, “è riuscito a parlare con la squadra, e li ha anche convinti a giocare mercoledì in Coppa Italia contro l’Empoli a Firenze”.

Girata la prima pagina, si finisce con tutte le scarpe nel pantano del dibattito politico. Nel giorno del giuramento di Tommaso Foti al posto di Raffaele Fitto, nel Movimento 5 Stelle inevce si continua a litigare. E via social è arrivata anche la minaccia di Beppe Grillo a Giuseppe Conte: “Domani, martedì alle 11.03, collegatevi sul mio Blog, sul mio canale YouTube e sulla mia pagina Facebook. Ho un delicato messaggio da annunciare”.

Ma due brevi lo meritano anche le parole di Dario Nardella (“Finanziamento pubblico ai partiti? Firmai la legge per eliminarlo, ma se tornassi indietro non lo rifarei”) e Danilo Toninelli (“Giuseppe Conte vuole un partito in cui un capo decide. La democrazia diretta degli iscritti non conta più nulla e i politici possono fare una carriera politica a vita. Questo non è il Movimento 5 Stelle”).

Superato il recinto della politica italica, dall’Ucraina arrivano le parole dell’ex ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba: “Non abbiamo i mezzi per ribaltare la guerra. Se continuerà così perderemo”. Senza dimenticare quello che ormai sta diventando il terzo fronte di una guerra sempre più estesa, la Siria. Dagli Stati Uniti, intanto, Joe Biden ha annunciato che grazierà il figlio, Hunter. “Una roba da matti” secondo Romano Prodi.

Tra le colonne della cronaca i nuovi furbetti del reddito (“Percepivano il reddito di cittadinanza senza averne titolo: qualcuno lavorava in Svizzera, qualcun altro lo usava per scommettere”) e l’app di Banca Intesa che è andata un po’, per usare un eufemismo, in tilt.  E poi, perché no, il genio del giorno: il pescatore che ha finto di essere annegato per poter scappare con l’amante.

Ecco le notizie principali di oggi:

Come sta Bove? Cosciente e lucido. La videochiamata i compagni: “Giocate mercoledì”

L’ex ministro degli Esteri ucraino Kuleba: “Non abbiamo i mezzi per ribaltare la guerra. Se continuerà così perderemo”

Che sta succedendo in Siria, chi sono i ribelli e quali sono i ruoli di Russia e Turchia

Le voci dal palazzo, Toninelli contro Conte: “Vuole un partito con un capo che decide”. Meloni: “Governo solido”. Fratoianni: “Vogliamo rivoltare il Paese”

Il meglio del peggio, dalla Smart che ha paralizzato Roma alle due capre arrestate. Ecco le 10 cose più folli della settimana

Ipse Dixit, quando Biden promise: “Non grazierò mio figlio”. E poi ci lamentiamo dei politici italiani 

LeggerMente, il consiglio letterario di oggi: “Cinema fra le donne”, di Giorgio Scerbanenco

La foto del giorno, i calciatori che circondano Bove per proteggerlo dalle telecamere

La chicca del giorno, Vittorio Feltri: “Sparerei in bocca ai musulmani, sono delle razze inferiori”

Il genio del giorno, il pescatore che finge di morire annegato per scappare con l’amante

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