Un detenuto del penitenziario San Pedro a La Paz, in Bolivia, è riuscito a organizzare un’attività commerciale all’interno del carcere. Nonostante fosse in prigione per reati gravi, come omicidio e traffico di droga, l’uomo aveva avviato un servizio di visite guidate a pagamento, rivolto principalmente a turisti stranieri. Attraverso questa insolita attività, offriva ai visitatori un tour esclusivo all’interno del penitenziario, fungendo egli stesso da guida. Un vero genio insomma.
I volantini e il sistema di prenotazione
A tradirlo è stato però un volantino. Durante una perquisizione nella cella del detenuto infatti le autorità hanno trovato un volantino scritto in inglese che includeva un codice QR e un numero di cellulare, utilizzabili dai turisti per prenotare la visita e inviare un deposito di denaro per accedere al carcere. Questo sistema ingegnoso facilitava il pagamento e l’organizzazione dei tour, garantendo una certa visibilità anche internazionale. Juan Carlos Limpias, direttore delle carceri boliviane, ha dichiarato che il detenuto è stato immediatamente isolato e che la Forza speciale per la lotta al crimine (FELCC) ha avviato un’indagine sul caso per chiarire i dettagli e le eventuali complicità.
Un problema ricorrente nel carcere di San Pedro
Il caso solleva questioni importanti poiché le visite dei turisti stranieri al carcere di San Pedro erano già state sospese da oltre 15 anni. Questa decisione era stata presa dopo uno scandalo scoppiato nel 2008, quando un’emittente televisiva aveva diffuso un reportage che mostrava decine di turisti uscire dal carcere di notte. Questo scoop portò alle dimissioni dell’allora governatore di La Paz e alla chiusura dei tour.