C’era una volta il falconiere della Lazio, Juan Bernabè, maestro nel far volare l’aquila Olimpia prima delle partite. Poi, inaspettatamente, ha deciso di spiccare un volo tutto suo, finendo al centro di una vicenda a metà tra medicina e intrattenimento trash. Perché? Per una protesi al pene. Sì, avete capito bene. Non un dettaglio trascurabile, soprattutto se documentato con foto e video sui social.
Il Falconiere e il simbolo della Lazio
Dal 2011 Juan Bernabè era il custode ufficiale di Olimpia, l’aquila simbolo della Lazio, che solcava i cieli dello Stadio Olimpico prima di ogni partita casalinga. Spagnolo, 57 anni, Bernabè era noto per la sua maestria nel falconeria… fino a pochi giorni fa. A far parlare di lui non sono state le sue abilità con l’aquila, ma un intervento chirurgico: l’installazione di una protesi peniena presso una clinica romana.
Protesi in “vetrina”
La vera svolta? Bernabè ha documentato tutto sui social. Foto, video, dichiarazioni: un vero e proprio spot. Invitato al programma radiofonico La Zanzara, ha raccontato il suo gesto con candore: “Sono molto attivo sessualmente e avevo bisogno di migliorare le mie prestazioni”. Inoltre, ha difeso la sua scelta di pubblicizzare l’intervento: “È per scopi medici, non c’entra nulla con la pornografia”.
Dalla Lazio allo stop immediato
Tanto entusiasmo non è stato apprezzato da tutti. E neanche la società ha gradito: il 13 gennaio, la Lazio ha comunicato il licenziamento di Bernabè, giudicando il suo comportamento “grave e inaccettabile”. Dall’aquila Olimpia al volo fuori squadra: un’uscita di scena memorabile… ma non per le ragioni che sperava.