Cronaca

Il genio del giorno, il ladro che chiede ai poliziotti di telefonare a sua mamma per avvisarla che è “solo” in carcere

Se pensate che le scene d’azione dei film di Hollywood siano esagerate, è perché non avete ancora sentito cosa è accaduto nel padovano. Una banda di ladri, armata di asce, piedi di porco e una certa dose di spregiudicatezza, ha trasformato le tranquille strade tra Mestrino e Limena in un set cinematografico. Tra “spaccate”, inseguimenti al cardiopalma e salti degni di un campione di parkour, non è mancato un finale col botto: un furgone distrutto, un arresto, e una telefonata alla mamma. Ma andiamo con ordine.

La serata movimentata

Tutto è iniziato poco dopo le dieci di sera di un lunedì sera di qualche settimana fa, quando un Fiat Doblò bianco, rubato da un’officina di Casier, viene intercettato dalle telecamere di sorveglianza in via Po. La centrale operativa della polizia dirama l’allarme e le Volanti si mettono alla ricerca del mezzo. Intorno all’una di notte, ecco il colpo di scena: il furgone viene individuato davanti a un negozio sportivo. Alla vista dei poliziotti, i due occupanti cercano di nascondersi abbassandosi sotto al cruscotto. Tentativo maldestro, perché subito dopo si lanciano in una fuga a fari spenti. La corsa finisce però contro la motrice di un tir. A quel punto, i ladri proseguono a piedi: uno riesce a scappare, l’altro, ferito e ormai in trappola, viene fermato.

Il genio del giorno, il ladro che chiede ai poliziotti di telefonare a sua mamma per avvisarla che è “solo” in carcere (foto ANSA) – Blitz quotidiano

I colpi della banda

Non si erano certo risparmiati i tre compari. Prima tappa: un supermercato di Limena, dove il furgone è stato usato come ariete. Una vetrina abbattuta, qualche colpo di ascia e via con il fondo cassa. Poi è stata la volta di una tabaccheria a Mestrino, ma qui, nonostante ben 18 tentativi, il tombino usato come ariete non ha fatto breccia. Infine un bar, dove il trambusto ha svegliato i vicini che hanno allertato la polizia.

Sipario sul ladro sentimentale

Uno dei ladri, un 26enne straniero con un curriculum criminale invidiabile (o quasi), è stato trovato con 530 euro in contanti, un piede di porco e un’ascia. Ma la vera nota di colore è arrivata prima del suo trasferimento in carcere: “Avvisate mia madre, ditele che sto solo in carcere e sto bene”. Insomma, anche i malviventi hanno un cuore.

Published by
Amedeo Vinciguerra