
Il genio del giorno, il prof precario che viene multato perché ubriaco in bicicletta. Era uscito per festeggiare il nuovo lavoro (foto ANSA) - Blitz quotidiano
Che bello quando un insegnante precario riesce finalmente a ottenere un nuovo incarico. Un motivo per festeggiare, certo. E il nostro protagonista, un 37enne del levante genovese, ha deciso di celebrare l’occasione con saggezza: niente macchina, solo la sua fedele bicicletta per raggiungere il centro di Genova. Chi mai avrebbe pensato che una decisione così prudente sarebbe finita in un mare di guai legali?
La multa salata e la beffa del destino
Il ritorno a casa, che doveva essere tranquillo, si è trasformato in un incubo. Fermato da una pattuglia di vigili per un controllo, il nostro insegnante ha dovuto sottoporsi all’alcoltest, che ovviamente ha dato esito positivo. Da un momento all’altro, la serata spensierata è diventata un incubo legale. Multa di 1.100 euro, condanna a 60 giorni di reclusione (fortunatamente sostituiti da 130 ore di lavori socialmente utili).

Bicicletta salva, ma la pena è dura
Paradossalmente, i vigili hanno permesso al nostro eroe di tornare a casa in bicicletta, evitando il sequestro del mezzo. Certo, non c’era neppure la possibilità di ritirargli la patente (diciamo che non serve per pedalare). Ma la vera beffa è arrivata quando si è trattato di trovare una struttura disponibile per scontare la pena alternativa. Nonostante l’impegno, nessuna struttura aveva posto. Alla fine, dopo un’odissea, la soluzione è arrivata: la bocciofila di Genova.
Lavori socialmente utili alla bocciofila
E così, il nostro insegnante ha passato il suo tempo libero, weekend inclusi, a fare la sua parte per la comunità, ma in un modo decisamente… singolare. Mentre gli altri si divertivano con le bocce, lui si dedicava alla raccolta differenziata dei pochi cestini, alla pulizia del giardino e persino alla riparazione di sedie e tavolini. Un vero lavoro da “esperto”, insomma.