Il genio del giorno, il pusher condannato per spaccio che viene espulso dall’Italia ma non ha i soldi per partire (foto ANSA) - Blitz quotidiano
Chi l’avrebbe mai detto che la mancanza di soldi potesse diventare una “buona scusa” per restare in Italia? Eppure, è proprio quello che è successo a un 29enne immigrato irregolare, protagonista di una vicenda che ha dell’incredibile. Condannato per detenzione e spaccio di cocaina, l’uomo si è ritrovato anche con un ordine di espulsione. Ma, sorpresa delle sorprese, ha dichiarato di non avere né il denaro per il biglietto di ritorno né i documenti per lasciare il Bel Paese. Risultato? La Cassazione gli ha dato ragione.
Il 29enne era stato arrestato e condannato per spaccio di cocaina tra il 2015 e il 2019. Come da prassi, è arrivato anche il decreto di espulsione emesso dalla Prefettura. Peccato che il giovane abbia spiegato di non poter obbedire: senza soldi e senza documenti, il viaggio di ritorno era un sogno irrealizzabile. Il Tribunale di Treviso prima, e la Corte d’Appello poi, non hanno voluto sentire ragioni, ribadendo che le difficoltà economiche non potevano giustificare la violazione dell’ordine.
Ma inaspettatamente, la Cassazione ha ribaltato la situazione. Secondo gli Ermellini, la condizione di “assoluta impossidenza” del giovane non era stata adeguatamente considerata. Nella sentenza si legge che “costituisce giustificato motivo l’inadempimento conseguente alle condizioni di assoluta impossidenza dello straniero, il quale non possa recarsi alla frontiera né acquistare il biglietto di viaggio”. Inoltre, la mancanza dei documenti, se debitamente richiesta alle autorità diplomatiche, può rappresentare un ulteriore ostacolo non imputabile all’interessato.
Ora il caso torna alla Corte d’Appello, che dovrà approfondire se il 29enne era davvero senza un centesimo o se si trattava solo di una strategia ben congegnata. Dovranno verificare anche se il giovane abbia fatto il possibile per ottenere i documenti necessari. Nel frattempo, la condanna per spaccio resta valida, ma quella per la mancata espulsione è stata annullata.