Ubriaco al volante, viene fermato dai carabinieri. D’altronde, lui, un ragazzo di 30 anni, si era fatto notare suonando il clacson per parlare con un amico in strada. Per la cronaca: siamo a Ferrara. Comunque, fermato, raccontano, il nostro genio del giorno “con alito vinoso” “proferisce parole sconnesse” e poi, al posto della carta d’identità, consegna ai militari la carta di credito. Insomma, il delirio.
Ma andiamo avanti
I carabinieri, quindi, diciamo insospettiti, scelgono di sottoporlo all’alcoltest, ma proprio a questo punto l’amico con cui stava parlando, il secondo genio del giorno, si affaccia ai militari, “con andatura barcollante”, e si presenta a loro come “avvocato”. Bastano però pochi secondi ai carabinieri per capire che questo secondo ragazzo in realtà avvocato non è, ma si tratta di un semplice studente di giurisprudenza.
E così alla fine si procede all’alcoltest per il guidatore, che registra un tasso di 2,23. Per lui, per il trentenne, insomma, è dunque scattata la denuncia. Per l’altro “genio del giorno”, invece, quindi l’amico, quasi, avvocato, una sanzione per ubriachezza molesta e usurpazione di titolo.