Cronaca

Il genio del giorno, il tipo che ha fatto causa alla sorella perché entrava sempre in camera sua per dare una pulita

La sorella gli entrava in camera, spesso in orari improbabili, per pulire. E così alla fine lui, il fratello – un quarantenne, da quel che si è capito – ha deciso di portarla in Tribunale. Morale della favola: lei, la sorella, è riuscita a ottenere un ordine di protezione contro il fratello che l’aveva aggredita. Lui, invece, ha ottenuto un divieto per la sorella di entrare nella sua stanza. Ma andiamo con ordine.

L’incredibile vicenda

Il genio del giorno, il tipo che ha fatto causa alla sorella perché entrava sempre in camera sua per dare una pulita (Foto Ansa) – Blitz Quotidiano

Tutto, raccontano le cronache, è avvenuto a Singapore. Qui, un uomo, stanco delle continue incursioni della sorella nella sua camera, aveva deciso di rivolgersi al Tribunale. E così si è arrivati alla sentenza. “È ovvio che, normalmente, un fratello che pulisce la stanza di un altro fratello sarebbe innocuo – e anzi un atto amorevole – e certamente non costituirebbe molestia”, ha affermato il giudice, chiarendo che però, in determinate circostanze, ciò che per alcuni può essere considerato innocuo, può risultare molto angosciante per altri.

Secondo il quarantenne, negli ultimi otto anni la sorella è entrata regolarmente nella sua camera di notte per pulirla, ignorando completamente le sue proteste e il suo bisogno di privacy. All’inizio entrava verso le 21, ma poi ha iniziato a farlo alle 23, e a volte rimaneva fino alle 4 del mattino.

Un terzo fratello ha confermato al giudice il bizzarro programma di pulizia della sorella, spiegando che il fratello spesso tornava di corsa a casa per chiudere a chiave la porta della sua stanza, solo per impedirle di entrare. Alla domanda sul perché insistesse nel pulire la stanza del fratello contro la sua volontà, la donna ha semplicemente detto che “doveva farlo”. La donna ha anche cercato di spiegare che si occupava della pulizia perché il fratello non lo faceva, dicendo: “Se una persona fa le faccende domestiche da sola e pulisce la propria stanza, va bene. Ma qui non lo fanno nemmeno dopo i 40 anni. Nemmeno un dito!” Alla domanda se si sarebbe conformata all’ordine del giudice, la donna ha risposto sdegnata: “No, questa casa appartiene a mio padre, non a lui. Se non si sente a suo agio, può anche stare fuori”. Benissimo.

Published by
Gianluca Pace