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Il medico arrestato con il figlio in Sri Lanka per furto di farfalle: multa da 180mila euro o due anni di carcere

La vicenda del medico ortopedico, noto professionista di Modena, ha raggiunto una svolta significativa. Arrestato insieme al figlio lo scorso maggio in Sri Lanka per aver catturato centinaia di farfalle in un’area protetta, è stato accusato di tentato contrabbando di insetti protetti. L’arresto è avvenuto dopo che le autorità locali hanno scoperto centinaia di farfalle nei loro zaini, conservate in barattoli di vetro, bustine e contenitori di plastica.

La condanna e la multa da record

La giustizia dello Sri Lanka ha emesso una condanna esemplare: 60 milioni di rupie (oltre 180.000 euro) di multa per il chirurgo e suo figlio, con l’obbligo di pagamento entro il 29 settembre. In caso di mancato pagamento, la multa verrà convertita in una condanna a due anni di reclusione in carcere. Questa sanzione rappresenta la multa più alta mai inflitta nel Paese per un reato simile, evidenziando la gravità delle accuse legate alla protezione della fauna selvatica.

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Il medico arrestato con il figlio in Sri Lanka per furto di farfalle: multa da 180mila euro o due anni di carcere (foto ANSA) – Blitz quotidiano

Le circostanze dell’arresto

L’uomo, esperto collezionista di insetti e membro del Gruppo Modenese Scienze Naturali, si trovava in Sri Lanka per una vacanza che si è trasformata in un incubo. Dopo una visita all’area naturale protetta di Yala, padre e figlio sono stati fermati dalle autorità locali che, sospettando qualcosa a causa del loro nervosismo, hanno controllato i loro zaini, trovando gli insetti. Le accuse si concentrano sul fatto che il medico abbia catturato farfalle in una riserva naturale protetta, violando le leggi locali.

Difesa e reazioni

La difesa del chirurgo insiste sul fatto che le farfalle non avevano alcun valore commerciale e che il dottore le avrebbe catturate per studi scientifici. L’associazione Entomodena ha espresso sostegno del medico, definendolo una persona seria e scrupolosa, evidenziando che l’errore commesso è stato quello di catturare insetti in un’area protetta. Anche i suoi colleghi della clinica San Michele di Reggio Emilia hanno manifestato fiducia in una risoluzione positiva, ribadendo la sua professionalità e l’assenza di legami tra questa vicenda e il suo ruolo come medico. La situazione rimane delicata, con l’uomo e suo figlio ancora bloccati in Sri Lanka in attesa del pagamento della multa o di un possibile sviluppo della vicenda legale.

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