E anche nella seconda settimana dell’anno il pronipote dell’Homo Sapiens ci ha davvero tenuto a mostrare all’Universo il suo lato peggiore: abbiamo letto delle mire di Donald Trump sulla Groenlandia, dei tipi che credono che la nebbia sia un’arma chimica creata dall’uomo e poi, perché no, anche del genio che ha deciso di togliere porte e finestre agli inquilini che non gli pagavano l’affitto. Ma andiamo a vedere la consueta top ten delle cose più folli avvenute in settimana.
Al decimo posto quel che è accaduto dalle parti di Pavia: pensavano che stesse girovagando per le campagne perché ubriaco e così lo hanno cercato con un’ambulanza, i carabinieri e anche un elicottero. Ma lui, in effetti, stava solo passeggiando. Insomma, neanche più una giretto tranquilli si può fare che ti ritrovi un elicottero sopra la testa.
Al nono la donna che ha cacciato il marito fuori di casa perché si è innamorata del prete. Ora però il sacerdote dovrà decidere: l’amore sacro o l’amor profano?
All’ottavo il genio che ha provato a nasondere la cocaina anche nei pannolini sporchi della nipotina. Denunciato. Poveri però i carabinieri che han dovuto sequestrare la droga.
Al settimo il proprietario che, stanco dei mancati pagamenti dei suoi inquilini, ha deciso di far togliere porte e finestre in pieno inverno alla casa. Forse ora pagheranno.
Al sesto il tipo che ha vinto 500mila dollari alla lotteria giocando i numeri della targa di una macchina che gli aveva tagliato la strada. Pronti a prendere nota oggi?
Al quinto la prima teoria cospirazionista dell’anno: “La nebbia è un’arma chimica creata dall’uomo”. Altro che i terrapiattisti.
Al quarto posto l’ordinanza del sindaco di Belcastro dove ora, a causa delle carenze del sistema sanitario, sarà “vietato ammalarsi”. Forse bisognerenne estendere l’ordinanza all’Italia tutta.
Sul gradino più basso del podio il tribunale di Benevento che ha deciso che si può dare del “peracottaro” a un politico. Pronti al coro?
Al secondo posto la conferenza stampa della nostra premier, Giorgia Meloni. Non si è parlato di liste d’attesa, di bollette, di salario minimo, di canone RAI, di trasporti, di pensioni. Forse ha ragione lei: le conferenze stampa non servono a nulla.
Al vertice della classifica, che domande, Donald Trump. Il presidente eletto ha detto che vuole la Groenlandia, Panama e, perché no, anche il Canada. E se lo facesse? L’Europa li difenderebbe come sta facendo con l’Ucraina? Chissà.