Anche nella settimana dell’insediamento di Donald Trump, il bipide umano è riuscito a mettere in mostra la sua eterna follia: c’è il parroco che ha provato ad attirare i giovani in chiesa a suon di hamburger gratis, abbiamo letto del geniale tifoso che ha scatenato una rissa fuori dallo stadio della Juventus, mentre i bianconeri giocavano in trasferta e poi, perché no, abbiamo dovuto anche pazientare ancora un po’ di fronte alle continue e titaniche imprese del nostro beneamato esecutivo. Ma andiamo a vedere la consueta top ten delle cose più folli avvenute in settimana.
La top ten da brividi
Al decimo posto il parroco che per attirare i giovani in chiesa si è giocato la carta del cibo: “Hamburger gratis, Gesù approverebbe”. E magari li moltiplicherebbe anche.
Al nono posto il tifoso della Juventus che ha scatenato una rissa fuori dallo Stadium. Mentre i bianconeri giocavano in trasferta. Figuriamoci cosa farà alla prossima partita casalinga.
Un gradino più su un annuncio di lavoro niente male: “Vi paghiamo 75mila dollari per viaggiare e postare sui social”. Indovinate dove? Esatto: non in Italia.
Al settimo posto un sfogo amaro di una mamma: “I genitori degli amici di mia figlia l’hanno invitata in vacanza e poi mi hanno chiesto di pagare il conto”. Quando si dice l’amicizia.
Poco più sopra il video dell’eurodeputato danese che al parlamento europeo ha deciso di prendersela con Donald Trump: “Fuck off, la Groenlandia non è in vendita”. Un vero sovranista. I nostri, di sovranisti, forse gli venderebbero anche la casa.
Al quinto posto l’ottimo senatore della Lega mister onorevole Claudio Borghi che sui social ha confuso Antonio Conte con Giuseppe Conte. Postando una foto dell’allenatore del Napoli mentre guida col megafono un coro al ritorno dalla vittoria di Bergamo contro l’Atalanta, il senatore su X aveva scritto: “Io quando penso che la volta che c’era l’occasione d’oro di fare un governo rivoluzionario i 5 stelle come premier ci portarono costui”. Povero Antonio.
Poco prima del podio un’ottima Daniela Santanchè anno 2013: “Caso Idem? Se fosse successo a una di noi del centrodestra, saremmo già state cacciate”. Detto, fatto: la Idem allora si dimise. Daniela Santanchè, almeno per ora, non è stata cacciata da nessuno.
Sul gradino più basso del podio l’amato e indimenticabile Antonio Razzi che rivela: “Dovevo essere alla cerimonia di Trump ma sono stato truffato”. Che figura avrebbe fatto, il nostro Antonio Razzi, accanto ad Elon Musk.
Al secondo posto un Silvio Berlusconi d’annata strepitoso: “Io come Trump? Se ne dicono tante. Di lui mi piace una cosa: Melania”. Punto, set e match.
Al primo posto un altro documento d’archivio. “Questo governo – diceva la Meloni da Cutro – darà la caccia agli scafisti per tutto il globo terracqueo”. Tranne forse… Almasri. In fondo però, la premier è stata di parola: disse dare la caccia, mica arrestare e portare in carcere.