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Il meglio del peggio, dalla Smart che ha paralizzato Roma alle due capre arrestate. Ecco le 10 cose più folli della settimana

E anche la scorsa settimana sui nostri smartphone sono arrivate le notizie più strane e assurde: c’è il genio che ha parcheggiato la Smart in divieto di sosta bloccando il traffico di mezza Roma, ci sono state le due capre arrestate perché davano fastidio ai pedoni e, perché no, anche il bambino di 10 anni che nel Wisconsin ha chiamato il 911 per chiedere aiuto con i compiti di matematica. Ma andiamo a vedere la consueta top ten delle cose più folli avvenute in settimana.

La top ten da brividi

Al decimo posto due capre. Tutto vero. “Abbiamo arrestato due capre, non la smettevano di inseguire i pedoni”. No, non è l’incipit di un sogno disordinato ma quel che è avvenuto a Washington. Anche le capre, insomma, hanno iniziato ad odiarci.

Al nono posto il bambino di 10 anni che a Shawano, in Wisconsin, ha chiamato il 911 per chiedere aiuto con i compiti di matematica. Forse il 911, per chiedere qualche consiglio, dovrebbe chiamarlo anche qualche politico nostrano

All’ottavo posto il geniaccio o la geniaccia che ha parcheggiato la sua Smart in divieto di sosta paralizzando il traffico nel centro di Roma. La notizia è che questa volta non possiamo incolpare il sindaco di turno per il caos.

Al settimo posto i due ladri che, dopo aver rubato un cellulare, si sono scattati un selfie caricandolo poi su un cloud firmando così, con la loro ingenuità, il loro arresto.

Al sesto posto Antonio Tajani che, ospite a Il cavallo e la torre, ha sfoderato un aneddoto su Berlusconi per giustificare il no al taglio del canone. “Berlusconi prima di morire ricevette Salvini e gli disse di non insistere sul taglio o l’abolizione del canone RAI”. Amen.

Al quinto posto, perché no, un Beppe Grillo d’archivio. “Non voglio colloquiare con un sistema che voglio eliminare. Io voglio cambiare questo Paese” disse negli anni d’oro del Vaffa. Purtroppo per lui, invece, le cose sono andate diversamente. E alla fine il Paese, anzi il suo stesso Movimento, ha eliminato lui. Almeno per ora.

Al quarto posto un altro pezzo di repertorio rispolverato dagli archivi. Diceva Giuseppe Conte: “La regola del doppio mandato vale anche per me. Ci batteremo perché sia adottata da tutti i partiti”. Detto, fatto. Regola del doppio mandato eliminata.

Questa volta al terzo posto, sul gradino più basso del podio, dobbiamo far accomodare le due protagoniste della politica italiana: Elly Schlein e Giorgia Meloni. La prima diceva: “Questa sinistra non è disponibile ad alleanze con le destre estreme in Europa e non lo sarà mai”. La seconda: “In Italia come in Europa sicuramente io non sono disposta a fare maggioranze con la sinistra, questo no”. E infatti in settimana la prima e la seconda si sono votate a vicenda e ora siedono insieme nella Commissione von der Leyen II. La politica italiana, insomma, non finisce mai di sorprenderci. Forse.

Al secondo posto un’altra donna d’eccezione, Cher, che nella sua autobiografia ha rivelato: “Tra le pieghe delle mie tende ho visto il volto di Cristo”. Amen, e sono due.

Al primo posto la lista dei posti più sicuri in cui rifugiarsi in caso di Terza Guerra Mondiale. Nell’elenco i tabloid britannici hanno inserito l’Islanda, la Groenlandia, la Nuova Zelanda, l’Argentina, eccetera, eccetera, eccetera. Ma se continua così, a dir la verità, il posto più sicuro sarà fuori dal pianeta Terra. Possibilmente senza esseri umani.

 

 

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