Cronaca

Il padre della studentessa italiana accoltellata dall’ex a Oslo: “Le avevo detto di denunciarlo ma temeva di rovinarlo”

“Quando sono stato avvisato e mi hanno detto che l’aggressore era il suo ex fidanzato non potevo crederci. Non poteva, quel bravissimo ragazzo che io avevo conosciuto, essere arrivato a tanto”. A dirlo in un’intervista al Giornale è Carlo Voce, 58enne avvocato giuslavorista di Firenze e padre di Martina, la studentessa di 21 anni accoltellata in un negozio a Oslo dall’ex fidanzato, un 20enne norvegese di origini indiane. La ragazza, in gravi condizioni, domenica “ha superato un collasso dovuto alle emorragie, che è stato risolto”. Ma la prognosi resta riservata.

Le parole del padre

Il padre della studentessa italiana accoltellata dall’ex a Oslo: “Le avevo detto di denunciarlo ma temeva di rovinarlo” (Foto Ansa) – Blitz Quotidiano

Martina, racconta ancora il padre, si era trasferita ad Oslo nel luglio del 2022 e lì, poco dopo, ha consciuto l’ex fidanzato. “Lui faceva l’informatico nel più grande studio legale di Oslo già da qualche anno – continua il padre di Martina -. Un ragazzo serio. Ho passato molto tempo con loro. Abbiamo anche fatto una crociera nei fiordi. Era dolce, bravo. Forse un po’ possessivo, mi sembrava però una gelosia amorevole”.

Ma quando i due si sono lasciati, allora è cambiato tutto. “Lui – spiega ancora il padre questa volta a Repubblica – diceva di non accettarlo, era convinto che mia figlia fosse l’amore della sua vita. Una volta, mi ha raccontato Martina, le aveva mandato un messaggio dicendo che si sarebbe ammazzato. Poi i problemi sono passati. A novembre lei mi ha raccontato che lui ogni tanto le rompeva ancora le scatole, essendo un tecnico informatico riusciva ad esempio a mandarle dei messaggi con mail sconosciute”. Il padre della giovane le aveva suggerito di denunciarlo ma “lei diceva di no, che lo avrebbe rovinato. Mi aveva assicurato che sarebbe riuscita a gestirlo. Del resto, a parte i messaggi, mai si era presentato nel negozio dove lei lavora, tutti i colleghi me lo hanno confermato anche in questi giorni”.

 “Non c’è rabbia in questo momento – conclude -. La proverei se avessi avuto sentore di qualche problema con il ragazzo, perché penserei di aver sbagliato qualcosa. Tutte le persone che lo hanno conosciuto non avrebbero mai detto che era un tipo aggressivo. Il suo ex mi è sempre sembrato un bravo ragazzo. Con tutto il bene che gli abbiamo dato, non capisco perché ci abbia voluto fare così del male. L’amore con una persona può finire e devi accettarlo. Nulla può giustificare una tale violenza”.

Published by
Francesca Ripoli