
Il padre di Aurora Bellini, la studentessa morta in gita scolastica: "Mia figlia non era malata" (FOTO ANSA) - Blitz Quotidiano
“Mia figlia non era malata”. A parlare è il padre di Aurora Bellini, la studentessa toscana morta su un traghetto diretto da Napoli a Palermo, durante una gita scolastica. L’uomo ha dichiarato al Corriere Fiorentino che la figlia “non aveva alcuna patologia pregressa” e quando si sono salutati la giovane “era felice”. Intanto è attesa l’autopsia sul corpo della diciannovenne nell’ospedale di Nocera Inferiore, in provincia di Salerno. Dai primi rilievi medici è emerso che la studentessa sarebbe stata colta da un infarto. L’esame autoptico è stato disposto dalla Procura di Torre Annunziata (Napoli) che, con la capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia, indaga sulle cause del decesso.
Il malore in cabina sul traghetto
Aurora frequentava l’istituto superiore per geometri Manetti-Porciatti di Grosseto ed era in gita scolastica con la sua classe. Si trovava nel bagno della sua cabina nel momento in cui ha accusato il malore. Quando la nave si trovava a circa 40 miglia da Capri, è scattata la macchina dei soccorsi. Secondo una prima ricostruzione, la studentessa respirava ancora. Il decesso, a fronte dei vari tentativi dei medici di rianimarla, sarebbe avvenuto durante il trasferimento sulla terraferma o all’arrivo nel porto di Sorrento. “L’ho vista lunedì mattina, al parcheggio, prima di salire sul pullman – racconta il padre -. Mi ha dato un abbraccio, mi ha dato un bacio. Mi ha detto che ci saremmo sentiti non appena sarebbe arrivata a destinazione. Era felice e contenta”.