Il padre no vax che vieta ai figli di vedere la madre: ”Si è vaccinata, è radioattiva”

Che in questo pianeta le cose non stiano andando come le magnifiche sorti e progressive speravano ormai è abbastanza chiaro. Basta scorrere, o scrollare se preferite, quel che ogni giorno avviene in ogni dove. Per esempio, in quel di Bergamo dove, da quando l’ex moglie si era vaccinata contro il Covid, un uomo aveva convinto i figli che la donna, beh, fosse diventata “radioattiva”. A raccontare la storia è il Corriere della Sera.

L’uomo ora è imputato proprio a Bergamo e da un mese, dopo tre anni in comunità per riprendersi da quelli che l’accusa ha definito “i maltrattamenti psicologici del padre”, i figli sono anche tornati dalla madre. Il genitore ha anche perso la responsabilità genitoriale e da fine agosto ha un divieto di avvicinamento. Almeno così scrive il Corriere.

Le accuse

“Non venivano più a tavola con me, – racconta la madre – si cucinavano loro da mangiare dicendomi ‘tu non puoi toccare’, non salivano in auto, se mi sedevo sul divano mi spingevano via con calci e pugni”. In quel periodo, si legge, i figli avevano 13 e 10 anni. E ancora: “Mi dicevano che ero radioattiva”.

Nel capo di imputazione, continua il Corriere, è scritto che l’uomo li “persuadeva di non avvicinarsi alla madre per almeno 40 giorni” dopo la vaccinazione”. “Diceva ‘ragazzi uscite, che non è niente, che il Covid non esisteva e la mascherina era dannosa. La mettevano abbassata. Fece saltare loro la scuola, il più grande venne bocciato in terza media per le assenze” e prima della pandemia, “aveva sospeso l’antibiotico a uno dei nostri figli quando nel fine settimana erano con lui”.

Invece “dava loro boccette con dell’acqua magica, io le svuotavo e mettevo l’acqua normale” ha raccontato, aggiungendo che l’ex marito “imponeva le mani sui bambini dicendo che avrebbe assorbito il loro dolore”.

Nel 2022 l’imputato, si legge ancora, era stato prosciolto dal gup “perché il fatto non sussiste” e il giudice parlò di una “preoccupazione iperprotettiva per i figli”, su cui potrebbe aver inciso la parziale incapacità di intendere e volere riconosciuta dal perito. Su ricorso del pm, però, la Corte d’Appello ha mandato l’uomo a processo.

Serve qualche altra prova per convincerci che qualcosa non sta proprio andando benissimo in questo Paese?