Durante il raduno nazionale di CasaPound, gruppo di estrema destra, un giornalista è stato aggredito a Torino. Questo evento ha sollevato una serie di polemiche e preoccupazioni riguardo alla presenza e alle attività di gruppi estremisti nel paese. Preoccupazioni che non si limitano solo a Torino. Nelle aule di un liceo situato nel quartiere Tuscolano di Roma, un docente di Storia e Filosofia è stato fotografato mentre faceva il saluto fascista insieme agli studenti. La notizia, riportata da La Repubblica, ha fatto il giro dei media nazionali, suscitando indignazione e richiesta di chiarimenti.
Secondo quanto riportato alla dirigente scolastica del liceo, il docente ha manifestato atteggiamenti fascisti e comportamenti discriminatori verso alcuni alunni. Una studentessa ha denunciato la situazione alle autorità scolastiche, ma non sono stati presi provvedimenti concreti. Le accuse includono anche l’imitazione di atti sessuali, che ha ulteriormente scioccato la comunità scolastica.
Nonostante le segnalazioni, l’Ufficio scolastico regionale non ha adottato misure contro il docente. Un’insegnante in pensione ha raccontato che il docente aveva già lavorato in quel liceo anni fa, senza ruolo fisso, e che le lamentele delle famiglie erano frequenti. Il docente si dichiarava apertamente di estrema destra e penalizzava gli studenti che non condividevano le sue idee. Gli studenti neodiplomati hanno raccontato episodi di bullismo e discriminazione. Uno studente gay ha subito commenti omofobi, mentre un altro di origine filippina è stato bersagliato da insulti razzisti. Inoltre, sono emersi video in cui il docente racconta episodi volgari del suo passato e compie atti umilianti nei confronti degli studenti.
La Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio ha ribadito il suo impegno nel combattere ogni forma di discriminazione e nel promuovere un clima scolastico inclusivo. Ha assicurato che qualsiasi comportamento che violi questi principi sarà affrontato con la massima serietà e determinazione. Il sostegno agli studenti e alle famiglie coinvolte è stato espresso chiaramente, con l’impegno di ristabilire un ambiente educativo sereno e rispettoso dei diritti di tutti.