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Il video del ladro dei Gratta e Vinci ucciso con venti colpi di forbice

C’è il video dell’omicidio di Milano, dove un uomo è stato ucciso con venti colpi di forbice da due dei gestori del bar, cinesi, dove è avvenuto il tutto. Il ladro, un 37enne italiano con diversi precedenti penali, è stato sorpreso a rubare dei Gratta e Vinci da un bar-tabaccheria alle 5 del mattino. L’omicidio è avvenuto dopo che il 37enne aveva forzato la saracinesca del locale, facendo scattare l’allarme. I proprietari del bar, una famiglia cinese che vive vicino al locale, sono scesi in strada per verificare cosa stesse accadendo. A seguito dell’aggressione, le forze dell’ordine hanno fermato il titolare del locale, un 30enne, e suo zio di 49 anni, entrambi accusati dell’omicidio.

Le telecamere di sicurezza della zona hanno ripreso gli ultimi momenti di vita della vittima, mostrando il brutale attacco. Il ladro era entrato nella tabaccheria, mentre il suo complice, un 48enne con precedenti penali, lo attendeva fuori con il casco in testa, pronto a fuggire a bordo di uno scooter. Dopo aver sorpreso il 37enne mentre tentava di uscire, uno degli aggressori, armato di forbici, ha iniziato a colpirlo. Nonostante il tentativo di fuga, la vittima è stata inseguita e accoltellata ulteriormente, fino a perdere la vita.

Il video delle telecamere

Il video delle telecamere di sicurezza, che ha iniziato a circolare sui cellulari dei residenti della zona, cattura gli attimi cruciali dell’omicidio. Le immagini mostrano i primi colpi inferti con le forbici vicino alla saracinesca. Il 37enne, colto di sorpresa, cerca di scappare, ma viene inseguito dai due aggressori. La scena esce dal campo visivo delle telecamere, ma mentre uno degli aggressori continua a colpire l’uomo, una terza figura raccoglie i Gratta e Vinci che il ladro aveva perso durante la fuga. Subito dopo, il 30enne titolare del bar-tabacchi ha chiamato il numero di emergenza 112, riferendo della gravità della situazione: “Venite, c’è un uomo che sta morendo…”. Purtroppo, all’arrivo dei soccorsi del 118 e degli agenti di polizia, per il 37enne non c’era più nulla da fare.

Il contesto di ripetuti furti nella zona

L’omicidio si inserisce in un contesto di numerosi furti subiti dalla tabaccheria e da altri negozi della zona. Secondo i residenti e i commercianti del quartiere, il bar-tabacchi era stato già vittima di cinque furti, di cui tre negli ultimi tre mesi. La tecnica usata dai ladri era sempre la stessa: forzavano la saracinesca con un cric e si introducevano all’interno del locale. I proprietari del bar, descritte dai legali Eugenio Rogliani e Simone Ciro Giordano come persone oneste e laboriose, sostengono di aver agito per legittima difesa. Anche i vicini confermano che la famiglia non ha mai mostrato atteggiamenti violenti in passato. Tuttavia, il clima di crescente insicurezza nel quartiere potrebbe aver contribuito a scatenare la reazione fatale nei confronti del 37enne, che pare fosse noto nella zona e spesso accompagnato da un complice.

La vittima insultata sui social

Sui profili social del 37enne ucciso, è arrivata una pioggia di commenti, molti dei quali contro. Scorrendoli si legge, per esempio: “La prossima volta eviti di rubare e vai a lavorare delinquente… non ci mancherai“. E ancora: “A vedere il profilo e il tipo di persona, era inevitabile che facevi sta fine prima o poi, ben ti sta…“, oppure “un delinquente in meno”. C’è poi chi si schiera palesemente con il barista arrestato: “Io sto con il cinese“.

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