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In 4 su una Smart omologata per 2: l’auto si ribalta e muore una bambina. Alla guida un uomo senza patente

Senza patente alla guida di un’auto non assicurata, omologata per due ma con quattro persone a bordo: c’è un lungo elenco di irregolarità all’origine dell’incidente che è costato la vita a una bambina di appena di 8 anni e che ha portato all’arresto per omicidio stradale l’uomo che era alla guida, il compagno della madre della piccola, che aveva appena finito di scontare una condanna per furto ai domiciliari.

Una Smart per due vecchio modello
n quattro in una Smart (omologata per due) (foto Ansa) – Blitz Quotidiano

In quattro in una Smart (omologata per due)

L’auto dove si trovava la bambina si è ribaltata, poco dopo le 5 di mattina di domenica 25 agosto, a Giugliano in Campania, lungo la via Domitiana, all’altezza del numero 99. I Carabinieri, intervenuti sul posto, fin da subito hanno riscontrato una serie di anomalie. A cominciare dal numero delle persone a bordo della Smart Fortwo: ben quattro, una mamma e le sue bimbe di 8 e 16 anni, ed al volante il compagno della donna. Chi guidava – Francesco D’Alterio, di 47 anni – non aveva la patente e la vettura non era nemmeno assicurata. Non solo. Dagli accertamenti svolti è risultato che l’uomo era stato appena scarcerato: era dentro per furto. I quattro erano stipati nella minuscola Smart: la bimba di 8 anni era in braccio alla mamma, entrambe sedute sul lato passeggero e nel piccolo bagagliaio, la parte posteriore dell’auto, c’era la ragazza di 16 anni.

A non avere scampo è stata la più piccola dei passeggeri, morta nell’impatto. L’altra ragazzina di 16 anni è stata trasportata all’ospedale a Pozzuoli per fratture molteplici. La madre delle bimbe è in osservazione in ospedale mentre il conducente ha avuto solo qualche escoriazione. I Carabinieri hanno sottoposto l’uomo all’alcol test. Poi D’Alterio è stato arrestato per omicidio stradale e portato in carcere, da dove, era appena uscito.

“Una tragedia che poteva essere evitata”

“C’è rabbia e dolore per l’ennesima tragedia, frutto di una serie di leggerezze alla guida e di gravi irresponsabilità, che con tutta probabilità poteva essere evitata”, dice Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania, per il quale “il nuovo Codice della Strada contribuirà a fermare questa strage sulle nostre strade”. Una tragedia, sottolinea Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi Sinistra, frutto di una “cultura malata che se ne frega della sicurezza stradale”. E, a riprova, il deputato pubblica sui suoi social una rassegna di video che documentano svariati comportamenti sconsiderati, compreso quello di un uomo che guida la moto con un bambino disteso sul serbatoio, “ovviamente senza casco e senza qualsiasi tipo di protezione, tra le strade di Monteruscello”, una frazione di Pozzuoli.

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