I ribelli armati siriani affermano di essere entrati ad Aleppo, la seconda città più grande del Paese, per la prima volta da quando le forze governative l’hanno riconquistata nel 2016. “Le nostre forze hanno iniziato ad entrare nella città di Aleppo”, si legge in una dichiarazione della coalizione ribelle di recente formazione, il “Comando delle operazioni militari“. In precedenza, i ribelli avevano dichiarato di aver preso il controllo del Centro di ricerca scientifica militare del governo siriano alla periferia di Aleppo dopo “intensi scontri con le forze del regime e le milizie iraniane”.
“Hayat Tahrir al-Sham (HTS) e le fazioni alleate sono riuscite a entrare nella periferia dei quartieri di Al-Hamdaniya e Nuova Aleppo della città di Aleppo”, ha dichiarato l’Osservatorio siriano per i diritti umani. L’esercito siriano, intanto, ha dichiarato di stare respingendo l’offensiva: “Le nostre forze continuano a respingere la grande offensiva”, afferma l’esercito, aggiungendo di aver “ripreso il controllo di alcune posizioni”.
Nel video che segue, si vedono i ribelli in città che distruggono gigantografie di Bashar al-Assad, il presidente siriano.
“Siamo fratelli, non abbiate paura”. È questo l’appello di un capo milizia delle forze jihadiste filo-turche rivolto agli abitanti della martoriata metropoli siriana. Diversi video, apparsi in queste ore sugli account delle forze jihadiste filo-turche, mostrano i miliziani entrare nella città e rassicurare per le strade gli abitanti che rimangono impauriti nelle case.
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