La tragica morte di Natasha Pia Pugliese, una ragazza di 23 anni di Cerignola, ha portato all’apertura di un’inchiesta che vede coinvolti 20 medici e infermieri del Policlinico Riuniti di Foggia. La giovane, deceduta il 4 settembre 2023 durante un intervento chirurgico, era stata ricoverata in seguito a un incidente in monopattino avvenuto a giugno. L’accusa per gli operatori sanitari è di omicidio colposo, in quanto si ipotizza che possano aver commesso errori o omissioni nelle cure. L’inchiesta è stata avviata dalla procura di Foggia, che sta cercando di chiarire le responsabilità nel decesso della ragazza.
Indagini e autopsia
Gli investigatori stanno concentrando gli sforzi per determinare se medici e infermieri abbiano contribuito al decesso della giovane a causa di negligenze o errori nelle procedure sanitarie. L’inchiesta in corso ha portato all’iscrizione dei 20 operatori sanitari nel registro degli indagati, un atto dovuto in vista dell’autopsia programmata per il 18 settembre. L’esame autoptico sarà eseguito dal professor Vittorio Fineschi, esperto di medicina legale del Policlinico Riuniti di Foggia. Gli indagati avranno la possibilità di nominare un consulente di parte per assistere all’autopsia e difendere le proprie posizioni durante l’indagine.
Aggressioni in ospedale e proteste del personale medico
Dopo la morte di Natasha Pia Pugliese, amici e parenti della ragazza hanno reagito con violenza, aggredendo l’équipe medica che aveva eseguito l’intervento. L’attacco ha costretto il personale sanitario a barricarsi in una stanza per evitare ulteriori aggressioni. Durante l’assalto, tre persone sono rimaste ferite, tra cui una dottoressa che si è rotta una mano. L’episodio di violenza ha portato a ulteriori tensioni all’interno del Policlinico Riuniti, culminando in altre due aggressioni al pronto soccorso. Questi eventi hanno spinto i medici dell’ospedale di Foggia a manifestare pubblicamente per denunciare le condizioni di lavoro e richiedere maggiore sicurezza.