Home > Notizia per Notizia > Cronaca > La Cassazione conferma la condanna all’ergastolo per Benno Neumair, uccise i genitori e li gettò nell’Isarco

La Cassazione conferma la condanna all’ergastolo per Benno Neumair, uccise i genitori e li gettò nell’Isarco

La Corte di Cassazione ha respinto l’appello presentato dalla difesa di Benno Neumair, confermando la condanna all’ergastolo emessa dalla Corte d’assise e dalla Corte d’assise d’appello di Bolzano. Gli avvocati difensori, Flavio Moccia e Angelo Polo, avevano sostenuto la non imputabilità di Neumair, ma la Corte ha ritenuto infondati i loro argomenti. Oltre alla condanna all’ergastolo, Neumair è stato obbligato a risarcire le spese legali, quantificate in 5 mila euro.

Il duplice omicidio dei genitori

Benno Neumair, di 33 anni, è stato incarcerato dal 29 gennaio 2021 per l’omicidio dei genitori, Peter Neumair, di 63 anni, e Laura Perselli, di 68 anni. I crimini sono avvenuti la sera del 4 gennaio 2021 nel loro appartamento di via Castel Roncolo a Bolzano. Dopo aver strangolato i genitori, Neumair ha caricato i corpi nel bagagliaio dell’auto di famiglia e li ha gettati nel fiume Isarco. Il ritrovamento dei cadaveri è stato possibile grazie a una maxi operazione di ricerca.

genitori benno
La Cassazione conferma la condanna all’ergastolo per Benno Neumair, uccise i genitori e li gettò nell’Isarco (foto ANSA) – Blitz quotidiano

La sorella e la scoperta dei cadaveri

La sorella di Benno, Madé Neumair, è stata fondamentale nel portare alla luce il delitto. Sospettando del fratello, ha avvisato i carabinieri, avviando una vasta operazione di ricerca che ha incluso l’abbassamento del livello del fiume e la chiusura delle dighe a monte. Il corpo della madre è stato ritrovato il 6 febbraio 2021 all’altezza di Egna, mentre quello del padre è stato scoperto il 27 aprile 2021 a Trento.

Le condanne nei gradi di giudizio precedenti

Benno Neumair era stato condannato all’ergastolo il 19 ottobre 2022. Questa sentenza è stata confermata in appello il 30 ottobre 2023, con la Corte d’assise d’appello che ha ribadito la gravità dei crimini commessi. La conferma della condanna da parte della Corte di Cassazione rappresenta un ulteriore passo verso la chiusura di un caso che ha sconvolto la comunità di Bolzano e che continua a essere seguito con grande attenzione mediatica.

Gestione cookie