La chicca del giorno, "Dopo la vittoria di Trump e Musk nel Regno Unito l'uso della ketamina è raddoppiato" (Fonte Ansa) - Blitz Quotidiano
Elon Musk aveva dichiarato di fare uso di ketamina come opzione terapeutica per contrastare stati di malessere mentale. La sua dichiarazione aveva suscitato un certo scalpore, data la natura stessa della sostanza, un anestetico dissociativo estremamente pericolo se usato impropriamente, dunque a scopo ricreativo. Riguardo alla ketamina, tra le droghe più popolari negli anni Settanta nelle comunità hippy, naturalmente per i suoi effetti psichedelici, di recente se n’è tornato a parlare e a discutere con un certo interesse.
Musk, in un’intervista rilasciata a Don Lemon, aveva rivelato di farne uso assumendone piccole quantità ogni due settimane sotto prescrizione medica, per alleviare uno stato depressivo “nell’interesse degli investitori”. Dall’intervista, poi, sono emerse determinate affermazioni del miliardario volte a sostenere la validità della sostanza, utile ai pazienti per combattere certe condizioni debilitanti. Al di là dei facili entusiasmi propagandistici, talvolta correndo il rischio di minimizzare la natura di una sostanza molto pericolosa, la stretta attualità ci dice che il dibattito sulla ketamina è più che mai vivo, aperto all’esplorazione riguardo alle potenzialità terapeutiche così come allo studio sul campo circa il suo diffondersi come droga.
Volendo credere alla coincidenze, o a strani scherzi del destino, nel Regno Unito si è registrato un significativo aumento dell’uso di ketamina da quando Musk ne ha parlato, nello specifico da quando la sua notorietà è decuplicata dopo la vittoria di Trump alle elezioni. Stando infatti alle dichiarazioni del Telegraph, nel 2024 il consumo di questa sostanza nel Regno Unito è più che raddoppiato. Uno studio, condotto per conto della National Crime Agency (NCA), ha rivelato un drammatico aumento della popolarità della sostanza, spesso combinata ad altre droghe, come la cocaina rosa, per ricavarne veri e propri cocktail.
Solo in Inghilterra, lo scorso anno, sono state consumate 25 tonnellate di ketamina, rispetto alle 10,6 tonnellate del 2023. Si registra infatti una popolarità che sovrasta perfino quella dell’eroina, soprattutto in città come Norwich, Liverpool e Wakefield. La ricerca della ketamina, facile da reperire e relativamente economica, si lega all’esigenza di ricorrere a un anestetico che fa effetto rapidamente, evitando in questo modo lunghe liste d’attesa o valutazioni meticolose. Morale della favola: troppo spesso chi ne fa uso elude l’adeguata terapia, quella che ne accrescerebbe l’efficacia, percorrendo al contrario la strada anarchica disseminata di rischi gravi per la propria salute.