Un giornalista che assomiglia a Luigi Mangione – l’uomo che ha sparato e ucciso il CEO di UnitedHealthcare Brian Thompson – racconta che diversi uomini e diverse donne, tra cui una modella, dopo l’omicidio gli hanno scritto in privato sui social per cercare di uscire con lui. Shane Galvin, questo il nome del giornalista del New York Post, aveva pubblicato una storia su Instagram per smentire la somiglianza con l’assassino: “Non assomiglio al killer del CEO, se non per il fatto di essere italiano”. Ma poco dopo il post, Shane ha trovato di nuovo la sua casella di posta inondata di messaggi da parte di uomini e donne, tra cui una modella con oltre 20mila follower su Instagram.
Dopo l’arresto, in effetti, in molti avevano commentato il “bell’aspetto italiano” di Mangione, e alcuni media lo avevano anche soprannominato “l’assassino sexy”. E così il giornalista, a causa della somiglianza col killer, si è ritrovato coinvolto nella vicenda suo malgrado. “La modella,” racconta il giornalista, “era decisamente fuori dalla mia portata. Tra tutte le persone che devo ringraziare, suppongo, c’è Mangione”.