Cronaca

La chicca del giorno, “Mark Zuckerberg ha le prove dell’esistenza degli alieni ma le tiene nascoste”

Un esperto di UFO sostiene che Mark Zuckerberg avrebbe trovato le prove dell’esistenza degli alieni nella nostra galassia ma non avrebbe intenzione di rivelare nulla, preoccupato delle reazioni della gente.

Mark Zuckerberg e l’esperto di UFO

Uno dei due principali protagonisti di questa storia bizzarra è Mark Christopher Lee, esperto di UFO, sceneggiatore e produttore, che nel 2023 ha raggiunto una certa notorietà per aver scritto e diretto il documentario UFO Encounters of the 5th Kind. L’altro è il ben più noto Mark Zuckerberg, fondatore, presidente e CEO di Meta. Cosa hanno in comune uno degli uomini più ricchi del mondo e uno che di mondi, quelli alieni naturalmente, se ne occupa per larga parte del suo tempo? All’apparenza nulla, se non fosse che uno ha parlato dell’altro. Si può certamente intuire chi. Mark Christopher Lee, che di pubblicazioni sugli UFO ne ha all’attivo diverse, oltre ad aver realizzato qualche documentario sull’argomento, ha affermato che Zuckerberg avrebbe trovato le prove dell’esistenza degli alieni nella nostra galassia. L’esperto sostiene inoltre che le stia tenendo nascoste, questo perché preoccupato di come potrebbero reagire le persone a una simile notizia.

La chicca del giorno, “Mark Zuckerberg ha le prove dell’esistenza degli alieni ma le tiene nascoste” (Fonte Ansa) – Blitz Quotidiano

Zuckerberg, Breakthrough Listen e il segnale misterioso

Mark Zuckerberg non è estraneo a questo contorto e affascinante mondo. Il CEO, infatti, è uno dei finanziatori di Breakthrough Listen, un programma dedicato alla ricerca di intelligenza extraterrestre (SETI). Due anni fa, questo programma aveva individuato un segnale proveniente da Proxima Centauri, una stella nana rossa distante oltre 4 anni luce dalla Terra. Inizialmente si era discusso sul fatto che il segnale provenisse da un satellite, ma l’esperto di UFO Mark Christopher Lee ha messo in dubbio questa ipotesi.

Lee ha coinvolto il professor Simon Holland, associato della NASA ed ex direttore scientifico della BBC, che per primo aveva diffuso la notizia sul segnale. Holland ha affermato di recente che il segnale è reale e che sia impossibile che possa provenire da un satellite. Lee ha poi dichiarato che Holland avrebbe ricevuto alcune particolari informazioni dagli addetti ai lavori, quelle che in teoria confermerebbero i dubbi: il segnale non proveniva da un satellite artificiale.

Giunti a questo punto della storia Lee, da esperto di UFO, non ci ha messo molto ad associare la vicenda al mondo degli extraterrestri. Secondo lui, infatti, il segnale rappresenterebbe una prova, ovvero quella dell’esistenza degli alieni. Per Holland, inoltre, la decisione di non voler divulgare questa “scoperta” sarebbe stata presa direttamente dalle più alte cariche del programma SETI, presumibilmente perché preoccupati di come potrebbero reagire le persone. Infine, arricchendo un quadro già abbastanza colmo di opinioni e teorie sparse, Holland ha evidenziato la possibilità che i cinesi e i russi possano aver trovato le stesse identiche informazioni, e che potrebbero renderle pubbliche quando vogliono, con strategia prima del programma statunitense SETI.

Published by
Giuseppe Avico