In India una donna ha portato il marito davanti ai giudici perché, è la sua accusa, negli anni si è preoccupato più del loro gatto domestico che di lei.
Ma andiamo con ordine. Teatro della vicenda è Bangalore. Qui una signora ha denunciato il marito per essersi preso poco cura di lei. Tuttavia, la donna, alla fine, è stata rimproverata dai giudici perché, in fondo, non è stata presentata in Tribunale nessuna prova certa o alcuna accusa specifica di maltrattamento. Raccontano, un po’ divertiti, i giornali indiani che, in effetti, la signora si è limitata a dire che il marito si prendesse cura più del gatto che di lei e che spesso, per questo, i due coniugi litigavano.
La donna si è anche lamentata che il loro gatto l’avesse attaccata e graffiata più volte e che il marito non abbia mai fatto nulla per difenderla. “La denuncia – ha detto il giudice del processo, Nagaprasanna – è un simbolo della convivenza durante un matrimonio”. Dopo aver ascoltato il tutto, alla fine, la Corte non ha voluto continuare le indagini sul marito e ha rimproverato la donna per la denuncia, definita frivola. I giudici hanno poi spiegato che avrebbero intasato il sistema giudiziario se il processo fosse andato avanti. “Sono denunce così frivole – ha detto la Corte – che, se indagassimo per ogni caso del genere, non faremmo altro che intasare di più il sistema giudiziario”. Beh, cari giudici indiani, forse allora non avete visto quel che accade in Italia.