Al monastero di Santo Espiritu del Monte, in provincia di Valencia, un uomo ha raggiunto i piani superiori, dove alloggiavano i frati, e li ha attaccati armato di mazze e perfino una bottiglia al grido di “Sono Gesù Cristo, ucciderò i frati”. Il 46enne spagnolo alla fine è arrestato dagli agenti della guardia civile. E per fortuna nessuno dei frati è morto. Ma andiamo con ordine.
Tutto è avvenuto nella mattinata di sabato 9 novembre, quando la tranquillità del monastero è stata scossa dall’apparizione di uomo, una strana figura che si aggirava per gli alloggi dei frati. Il tipo, armato di mazze, una bottiglia di vetro e perfino un manufatto storico, si è scagliato contro i sacerdoti . Stando alle loro testimonianze, l’aggressore continuava a ripetere, gridando: “Sono Gesù Cristo, ucciderò i frati”.
L’aggressione, raccontano le cronache, ha coinvolto sette frati, di età compresa tra i 56 e i 95 anni. Uno di questi è stato trasportato d’urgenza in ospedale in condizioni critiche. Contrariamente da quanto affermato in un primo momento dall’arcivescovado, che ne aveva comunicato la morte, il frate è ancora vivo. A quanto pare, solo due membri dell’ordine sono riusciti a sfuggire all’attacco, uno che stava celebrando la messa e un altro seduto in giardino.
Secondo il raccontano della stampa locale, l’aggressore aveva anche recuperato uno dei bastoni dalla statua di San Luigi, nel chiostro superiore, per poi utilizzarlo nell’attacco. “Chiediamo – dicono ora dal monastero – che l’aggressore prenda coscienza del danno e sappia correggere comportamenti che non fanno parte della condizione umana”.