A Roma, tra il Pantheon e piazza Navona, c’è una chiesa dove nessuno vuole sposarsi. A raccontare la storia è Repubblica.
“È tutta colpa del cervo” dice don Mario, da qualche tempo rettore della basilica di Sant’Eustachio. “Le superstizioni – racconta – non muoiono mai”. Sul tetto della chiesa, infatti, c’è la statua di un cervo con la croce tra le corna. Insomma, un’immagine non proprio benaugurante per le future coppie di sposini.
“Sì, è tutta colpa del cervo – racconta don Mario a Repubblica -. I romani dicono che chi si sposa tra queste mura è destinato alle corna. A me piace dire il contrario, ovvero che il cervo che secondo la leggenda convertì Eustachio mostrandogli la croce, le coppie invece le protegge. Insomma, chi si sposa qui ha un’immunità particolare”.
La cosa è peggiorata nel tempo? “Penso sia sempre stato così. Non so se oggi più di ieri, ma questa è la chiesa che non celebra matrimoni. Io ne avrò celebrati due da quando sono qui. Uno di una bellissima coppia di ultraottantenni, che non si ponevano di certo questi problemi. L’altro ad una coppia di giovani americani che ignoravano completamente il modo di dire ed erano affascinati dalla basilica. I matrimoni li celebro solo nelle altre chiese, mi piacerebbe farlo anche qui”. Qualcuno vuole sfidare le superstizioni?
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