![Un anziano](https://www.blitzquotidiano.it/wp-content/uploads/2025/02/anziano_ansa-1024x683.jpg)
(foto d'archivio Ansa)
“Mio padre era un uomo solare – dice al Corriere della Sera la figlia di uno degli anziani morti per una probabile intossicazione alimentare in una RSA di Firenze -. Lunedì scorso mi hanno chiamato dalla Rsa per dirmi che lo stavano portando in ospedale per vomito e diarrea”. Poi nel pomeriggio è morto.
Le parole della donna
Il ricovero di Gianpiero, questo il nome del pensionato di 86 anni, ex magazziniere alla Zanussi, è avvenuto all’alba. “Un’ora dopo – ricorda la figlia Lucia – mi ha chiamato il medico dell’ospedale per dirmi di correre da loro, che mio padre era in condizioni gravi: poteva morire da un momento all’altro”.
“Distrutti dal dolore – spiega ancora Lucia al Corriere – abbiamo letto le notizie comparse sui giornali. Parlavano delle morti sospette in una Rsa per una presunta intossicazione alimentare: non era indicato il nome della struttura ma tutto quello che era successo a mio padre poche ore prima della sua morte mi ha fatto pensare. Allora ho deciso di fare un esposto ai carabinieri, raccontando tutto quello che era successo”.
“A me nessuno ha chiamato per esprimermi cordoglio – racconta ancora Lucia -. Ho invece trovato la fattura per i nove giorni di degenza di mio padre: all’incirca 600 euro. Posso anche dirle che quando mia madre e mia zia sono andate a riprendere gli effetti personali di mio babbo nella sua stanza alla Rsa le dipendenti dell’ufficio economico non hanno parlato con nessuno. A mia madre e a mia zia è stato spiegato che erano impegnate per un’emergenza”.