Assolta perché il fatto non sussiste, la maestra allora è tornata in classe alla scuola elementare Sinigaglia di Torino dopo che era stata accusata di maltrattamenti e vessazioni nei confronti degli alunni (21 le denunce da due istituti).
“Solo materie con poche ore. E con la porta aperta”
Dal momento che è stata assolta, via libera al suo ritorno. A dispetto della preoccupazione dei genitori. Ma chat e discussioni tra le famiglie raccontano un clima di ansia tanto che più di qualcuno medita anche di cambiare scuola. Intanto la preside cerca di fare da cerniera rassicurando i genitori che l’insegnante potrà fare lezione solo a determinate condizioni.
Racconta uno dei genitori a La Stampa: “La preside ha promesso che ci incontrerà. Tutti insieme. E ha messo le mani avanti: lei non c’entra con questa scelta. Comunque, ci darà delle garanzie. Lei potrà insegnare solo a determinate condizioni. Solo materie con poche ore. E con la porta aperta. Non potrà mai stare da sola con i bambini. Sarà sempre affiancata da un’altra docente”.
La maestra: “Mai fatto male a nessuno”
La maestra si dice vittima di calunnie: “Non ho mai fatto male a nessuno e sono vittima di qualcuno che ha architettato contro di me un complotto. Hanno distrutto qualcosa mettendosi contro di me. E hanno distrutto tanti bambini. Sono stata vittima di calunnie e menzogne è stata assolta”.
I genitori si ricordano bene tuttavia dei racconti terrorizzati dei bambini, ora che anche i fratelli dovranno frequentare la classe della Prunotto. E i lanci di sedia. E frasi terribili come “siete disabili, vi ammazzo”. E gli obblighi e le forzature a mangiare e a fare pipì nei confronti dei bambini. Per ora però è tregua. Ma la maestra dovrà lavorare con la porta aperta e non dovrà stare mai da sola.