La edizione 2024 della regata velica Sidney-Hobart, 628 miglia (oltre mille chilometri) fra Australia e Tasmania, è stata segnata da una doppia tragedia.
Due partecipanti sono morti nella notte di Santo Stefano, entrambi uccisi, su due barche diverse, da un colpo in testa del boma, il pezzo di legno o metallo alla base della randa, la vela grande. Lo hanno annunciato gli organizzatori. Gli incidenti sono avvenuti nella notte australiana e quindi di giorno secondo l’ora tedesca di Santo Stefano.
Secondo il comunicato stampa, sia un membro dell’equipaggio della squadra “Flying Fish Arctos” che un membro dell’equipaggio della “Bowline” sono stati colpiti indipendentemente dal boma principale della nave e sono rimasti feriti a morte.
Morte alla regata Sidney-Hobart
I compagni dell’equipaggio hanno effettuato le misure di rianimazione, ma poco tempo dopo hanno dovuto informare gli agenti del Police Marine Area Command (MAC) che i tentativi non avevano avuto successo.
Mentre arrivavano le ultime barche, si è svolta la premiazione dei vincitori. La regata, racconta Fabio Pozzo su la Stampa, è stata vinta da Sam Haynes, veterinario di Sydney, commodoro del Cruising Yacht Club of Australia, il club che organizza la Rolex Sydney Hobart. Con Celestial V70 è arrivato secondo in tempo reale nell’edizione 2024 e ha vinto in tempo compensato, risultato che gli assegna la vittoria overall e la Tattersall Cup. Haynes l’aveva già vinta nel 2022, con il Tp52 Celestial, e ci era andato vicino nel 2021. Poi ha venduto Celestial e quest’anno ha noleggiato Willow, che ha ribattezzato per l’occasione Celestial V70.
Con lui, a bordo, anche il figlio William e poi il navigatore Alex Nolan, il tattico Rob Greenhalgh, Lewis Brake, David Burt, David Chapman, Peter Cumming, Edward Hackney, Jack Macartney, Francis O’Leary, William Haynes, Luke Parkinson, Luke Payne, Liam Woulfe e Harry West.
Il commento del vincitore
Pozzo riporta il commento del vincitore. Le condizioni sono state dure, dice. “È stata una regata difficile, con molto vento e molte onde. Condizioni perfette, però, per una barca come la nostra”. Ma dopo aver vinto per la seconda volta, il veterinario di Sydney ammette: “Questa edizione ha un sapore diverso. C’è la perdita della vita di due concorrenti”.
Completa il quadro Sally.it, sottolineando che questa edizione della Sidney-Hobart “sarà ricordata per il meteo duro, per le due vittime di incidenti a bordo, per i molti ritiri. Ma la storia più bella è quella di Annette e Sophie, mamma e figlia: su Fika (Najad 1490) hanno vinto la classifica Double Handed” e hanno ottenuto di qualificarsi per la Melbourne to Osaka Yacht Race di 5.500 miglia nautiche che inizierà a marzo 2025.