Carlotta Bertolini è una ristoratrice di 46 anni che da 22 gestisce la birreria Keller di Modena. Nei giorni scorsi , in un’intervista al Resto del Carlino ha dichiarato di “assumere soltanto immigrati”, rivelando il suo sogno di portare avanti un locale “per fare integrazione”. Una scelta che l’ha esposta ad un mare di critiche scatenando i leoni da tastiera, dopo che anche Salvini l’haaccusata di “razzismo verso gli italiani”.
Carlotta spiega di aver fatto questa scelta dopo aver constatato la difficoltà a reperire del personale italiano che voglia svolgere mansioni di cucina e lavaggio delle stoviglie. “La situazione è sempre peggio, a partire da come ti presenti”, lamenta la titolare. Che aggiunge: “Io capisco che sia importante sapere quanti soldi prenderai, ma non può essere la prima cosa che chiedi. Tra l’altro quasi mai chi lo chiede ha già esperienza in questo settore, perciò prima dimmi cosa sai fare e poi possiamo discutere dello stipendio”.
Chi viene assunto, spesso si licenzia dopo pochi mesi, “oppure sono io a interrompere, perché dopo dieci volte che fai lo stesso errore per me significa che non stai lavorando con cura, e allora non è il caso”. Questa indolenza, la Bertolini non la riscontra con le persone immigrate in Italia. Per loro spesso si presenta però un altro ostacolo legato “alla burocrazia e la lentezza del sistema d’accoglienza in Italia”. C’è poi il problema legato alle barriere linguistiche. In questo caso il problema è risolvibile: “Mi ero organizzata con delle foto dei piatti indicando sotto il nome dei prodotti, c’è voluto del tempo”. Altre complicazioni possono derivare dalle diverse culture o credenze religiose, ma i risultati finali sono più che soddisfacenti: “Negli ultimi anni in cucina ho avuto prima una ragazza dell’est e poi una originaria del Burkina Faso. Entrambe bravissime, disponibili e puntuali: sono partite con un contratto di tre anni e poi sono passate a un indeterminato”.
La donna ha ricevuto diversi insulti via social. A spiegarlo è stata lei anche in un video postato su Facebook. Insulti ed anche minacce di morte e di fallimento, gente che minaccia di bruciare il locale, fino alle accuse di sfruttamento del personale. La Bertolini però spiega: “Mi attengo alle tariffe statali. Chiunque lavori da me, anche in prova, non prende meno di 8 euro all’ora”. Sul caso è intervenuto anche Matteo Salvini: “Ognuno è libero di fare quello che vuole” ha scritto il vicepremier, aggiungendo: “Ma questo mi sembra razzismo nei confronti degli italiani“.
A prendere le parti della titolare è stato invece il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che ha invitato Bertolini a “tenere duro”, affermando come essa si trovi “dalla parte giusta. Di chi giudica le persone da come si comportano, quello che fanno e come lo fanno, per i valori che portano. Non per il colore della pelle, per la lingua che parlano, per la religione che professano”. La 47enne ha replicato scherzando: “Aspetto anche lei per una birretta… speriamo non sia lo stesso giorno del signor Salvini!”
A difesa di Bertolini arriva anche il sindaco di Modena Stefano Mezzetti: “Pongo una semplice domanda: ma il ministro dei Trasporti Salvini, con tutti i problemi di viabilità e disservizi che si stanno registrando in questi giorni in Italia, davvero non ha nulla di meglio da fare che attaccare e mettere alla gogna sui social una ristoratrice di Modena? Massima vicinanza a Carlotta Bertolini e a tutto lo staff del Keller”.
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