Il capo dell’agenzia per l’aviazione civile russa ha detto che dei droni ucraini stavano attaccando la città di Grozny mentre l’aereo della Azerbaijan Airlines, precipitato in Kazakistan, stava tentando di atterrare (a bordo, lo ricordiamo, c’erano 68 persone, di queste 38 sono morte e 29 sono miracolosamente sopravvissute). “I droni militari ucraini stavano portando avanti attacchi terroristici contro infrastrutture civili… in quel momento”, ha detto Dmitry Yadrov su Telegram, aggiungendo che l’aereo ha fatto due tentativi di atterraggio prima di virare verso il Kazakistan.
Le ipotesi sullo schianto
Ad Astana le autorità kazake hanno intanto aperto un’inchiesta, mentre si fa strada fra alcuni esperti militari l’ipotesi che l’aereo, che era decollato da Baku diretto a Grozny, capitale della repubblica russa caucasica della Cecenia, sia stato colpito dalla contraerea russa proprio in Cecenia. Un’ipotesi che, secondo l’opinione di molti esperti sui social, sarebbe avvalorata dai numerosi fori di varie dimensioni presenti visibili sul segmento posteriore della fusoliera, rimasto sostanzialmente integro, che fanno pensare alle schegge di un’esplosione.
Il governo kazako ha però denunciato come premature queste speculazioni, e anche il portavoce del Cremlino, Dimitri Peskov, interrogato in proposito, ha risposto che “sarebbe sbagliato fare ipotesi sulle cause del disastro aereo in Kazakistan finché le indagini non saranno concluse”.