Cronaca

La storia dei vandali che hanno appeso delle banane sulla statua in onore di una donna afroamericana

Due giovani hanno mal pensato di attaccare delle banane sulla statua dell’artista inglese Thomas J Price, intitolata “Time Unfolding”. La scultura campeggia da qualche giorno in Piazza della Signoria a Firenze. L’opera raffigura una ragazza di colore alta quattro metri, posizionata al centro della piazza con alle spalle Palazzo Vecchio, mentre scrolla il suo smartphone. A denunciare l’atto vandalico è stato Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento, nonché curatore della mostra “Thomas J Price in Florence”.

Le parole del direttore Risaliti

“Non è arte quella di questi due ragazzi, non è performance, non è attivismo”, spiega Risaliti, che ripudia anche l’appellativo di “ragazzata”. “Ci si guardi bene dal considerarla goliardia” sottolinea, specificando che quanto accaduto “è la punta di un iceberg che schizza fuori da una putrida melma culturale e sociale”. “È purtroppo un gesto che significa quello che è drammaticamente – aggiunge il direttore – qualcosa di osceno e violento che si chiama razzismo, frutto dell’ignoranza bestiale. Non si pensi che non sapessero quale limite stessero superando, sapevano bene che significato assumevano quelle banane sul corpo di una ragazza nera”.

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Silvia Di Pasquale