
La storia della vedova che perse il marito per Covid e a processo si è sentita chiedere: "Aveva relazioni extraconiugali?" (FOTO ANSA) - Blitz Quotidiano
Prima ha perso il marito, poi il padre, entrambi morti “per Covid” e non “di Covid”, come precisa Eleonora Coletta, avvocata di Taranto, presidente del comitato vittime Covid Moscati di Taranto, nonché vicepresidente del Comitato nazionale di parenti delle vittime. La donna attribuisce a casi di malasanità i decessi di entrambi i suoi cari e non alle conseguenze della malattia. Per questo Coletta sta affrontando una vertenza penale, in atto, e una causa civile, che a sua giudizio sta avendo un risvolto sessista, per via di alcune domande che le sono state poste, di carattere molto personale.
La causa civile e le domande “sessiste”
È la causa civile che vede la vedova contrapposta alla Asl a far discutere. Le sarebbe infatti stato chiesto se durante il matrimonio avesse una condotta fedifraga, con domande tipo: “È vero che coltivava autonome relazioni affettive ed extrafamiliari?”. Domande per Coletta intollerabili. “Vorrebbero che confessassi di avere avuto numerose relazioni affettive a parte quella con mio marito prima che mio marito morisse e addirittura dovrei ammettere di avere vissuto in un’altra casa, che passavo le feste come Natale e Capodanno lontano da casa e condividevo tutti i miei hobby fuori. Sono domande sessiste, che non avrebbero posto se fossi stata un uomo”.