La storia dello studente che si rifiuta di salire sulle scale arcobaleno: "Sono contro la comunità Lgbt" (FOTO ANSA) - Blitz Quotidiano
Uno studente di Verona si è rifiutato di salire su una scalinata arcobaleno, dipinta un anno fa in una scuola su iniziativa stessa degli studenti, quale simbolo di inclusività per la Giornata contro l’omofobia, che ricorre il 17 maggio. Il ragazzo, che si è dichiarato contrario ai valori della comunità Lgbt, ha preferito arrampicarsi sul corrimano, guadagnandosi una nota disciplinare. A un mese dall’episodio, la vicenda è finita sul tavolo del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara.
La protesta dei familiari dello studente
La famiglia del giovane ha contestato la gestione di quella che all’inizio poteva apparire una bravata agli occhi della scuola, ritenendo inaccettabile che il figlio sia stato etichettato come omofobo. I genitori si sono quindi rivolti sia all’Ufficio scolastico provinciale sia direttamente al ministero dell’Istruzione. Da parte sua la scuola ha inviato un resoconto della faccenda, ma il caso, come prevedibile, ha catturato l’attenzione della politica.
Le parole del padre
“Costringere un ragazzo a utilizzare una scala di cui non condivide il pensiero non mi sembra democratico ma violento”, ha detto il padre dello studente, come riportato dal Corriere della Sera. L’uomo ha aggiunto: “In Italia c’è libertà di pensiero e di parola, mio figlio non l’ha avuta. Chissà quanti altri compagni condividono il suo pensiero ma non hanno avuto il suo coraggio”.
La posizione della politica
Sulla questione sono intervenuti vari esponenti politici. La Lega si è mostrata critica verso la scelta della scuola di punire lo studente, mentre +Europa l’ha difesa. L’assessore ai Diritti umani Jacopo Buffolo ha commentato: “La scuola educa al rispetto, non all’odio. Questo episodio sembra strumentalizzato per creare un caso, anziché aprire un dialogo. È nei banchi che si costruisce una società più giusta”.