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La storia di Moustapha, il migrante eroe che ha ricevuto il permesso di soggiorno

Si chiama Moustapha, lavora come addetto alla sicurezza in un supermercato di Verona, dove è intervenuto più volte per bloccare malintenzionati e piccoli delinquenti, venendo anche ferito con pugni o colpi di bottiglia.

Per questo è stato ribattezzato dai dirigenti “l’angelo del Quartiere”. Dopo avere aiutato le Volanti della Polizia ad arrestare in flagranza di reato un giovane magrebino per tentata rapina aggravata dall’uso del coltello, si era guadagnato la pergamena del Questore con la scritta “Amico della Polizia”.

Adesso l’uomo ha ricevuto il permesso di soggiorno

Un iter, quello del rilascio del documento, che richiede accertamenti lunghi e complessi che comportano tempi inevitabilmente lunghi. Il permesso gli è stato consegnato personalmente dal Questore di Verona, Roberto Massucci. Terminato l’iter, Moustapha ha finalmente la tessera digitale che lo inserisce a pieno titolo nella comunità veronese.

Una volante della polizia
La storia di Moustapha, il migrante eroe che ha ricevuto il permesso di soggiorno (foto Ansa) – Blitz Quotidiano

“L’ esempio di Moustapha – dice all”ANSA Massucci – mostra come i percorsi di integrazione sono efficaci quando accompagnati dalla dignità del lavoro, la convinzione del rispetto delle leggi, la vicinanza alle istituzioni ed il senso di comunità. Un monito per i giovani , anche immigrati, che invece intraprendono strade sbagliate al di fuori della legalità pagandone le conseguenze”.

A fine marzo si era sparsa la voce che il supermercato avesse deciso di affidarsi ad un’altra società di sicurezza, ma i residenti – che si sono costituiti in comitato – l’hanno omaggiato con una raccolta fondi. Poi il vigilante si è licenziato dal precedente datore di lavoro, ma la nuova ditta ha deciso di assumerlo. Ora ha ricevuto l’atteso permesso di soggiorno. Un iter che richiede accertamenti lunghi, che per l’Angelo del quartiere’ sono stati abbreviati.

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