Un uomo, Roberto Gleboni, ha compiuto una strage familiare a Nuoro. Gli omicidi si sono verificati in due diverse abitazioni e il bilancio delle vittime è tragico: oltre a Gleboni, sono morte la moglie e la figlia maggiore. Due figli minori sono rimasti feriti, uno dei quali versa in condizioni disperate. Inoltre, un vicino di casa e la madre dell’omicida sono gravemente feriti e sono stati ricoverati all’ospedale San Francesco di Nuoro.
La dinamica della strage
La strage è iniziata in via Ichnusa, dove Gleboni ha aperto il fuoco sulla moglie, Giusi Massetti, 43 anni, e sulla figlia Martina, 25 anni. Secondo le prime indagini, l’uomo e la moglie stavano attraversando una fase di separazione. Fino ad ora, non sono emerse segnalazioni pregresse di violenza domestica.
Dopo aver ucciso la moglie e la figlia, Gleboni ha rivolto l’arma contro i suoi altri due figli, di 10 e 14 anni. Mentre il 14enne non sembra avere ferite gravi, il più piccolo è in gravissime condizioni. La pistola utilizzata da Gleboni, un’arma calibro 7,65 detenuta regolarmente, è stata ritrovata dalle forze dell’ordine nell’abitazione della madre. Gleboni era un appassionato di armi e possedeva un porto d’armi.
Il vicino incontrato sul pianerottolo
Oltre alla sua famiglia, Gleboni ha colpito anche un vicino, Paolo Sanna, di 59 anni, con il quale si è trovato casualmente sul pianerottolo. Sanna è in fin di vita. La strage è proseguita nell’abitazione della madre di Gleboni, Maria Esterina Riccardi, 84 anni, che ha subito un colpo alla testa e versa in gravi condizioni.
Le ambulanze del 118, la Polizia e i Carabinieri sono intervenuti sul posto, allertati da vicini che hanno udito i colpi di arma da fuoco. Le forze dell’ordine sono attualmente impegnate nella ricostruzione della dinamica degli eventi. In mattinata, la prefetta Alessandra Nigro ha convocato una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza per discutere della situazione.