Cronaca

La truffe telefoniche e online più diffuse, come riconoscerle e cosa non fare

Le truffe online stanno diventando sempre più sofisticate e diffuse, colpendo persone di tutte le età e in ogni parte del mondo. Dai falsi messaggi di banche ai guadagni troppo facili, il comune denominatore è uno: ingannare le vittime per sottrarre denaro o dati sensibili. Nel 2023, secondo l’FBI, le perdite legate alle truffe online hanno superato i 10 miliardi di dollari. Un dato allarmante è che le vittime principali sono gli over 60, anche se i cybercriminali non risparmiano nessuna fascia d’età.

Tipologie di truffe: dal wangiri allo smishing

Wangiri, che in giapponese significa “squillo e giù”, è una truffa telefonica in cui una chiamata senza risposta induce la vittima a richiamare un numero a pagamento. I costi possono crescere ulteriormente con il wangiri 2.0, che simula una lunga attesa per trattenere la chiamata aperta.

Lo smishing, invece, consiste nell’invio di messaggi SMS che imitano banche o corrieri, convincendo le vittime a cliccare su link fraudolenti. Questi possono portare al furto di dati bancari o al prosciugamento dei conti.

La truffe telefoniche e online più diffuse, come riconoscerle e cosa non fare (foto ANSA) – Blitz quotidiano

La truffa del “mulo del denaro”

Questa truffa coinvolge i social e le app di messaggistica, come WhatsApp e Instagram. Le vittime vengono pagate per semplici compiti, ma con il tempo i truffatori richiedono versamenti maggiori, promettendo guadagni. Alla fine, i pagamenti cessano e la vittima può trovarsi coinvolta in attività illegali, rischiando anche il congelamento del conto corrente.

Le email ingannevoli e il phishing

Tra le truffe più elaborate ci sono email che imitano comunicazioni ufficiali da enti come la Polizia di Stato o l’Interpol. Questi messaggi utilizzano contenuti allarmanti, come accuse di reati gravi, per ottenere risposte e rubare dati. Ricordate: nessuna comunicazione legale arriva via email ordinaria.

Come difendersi

  • Non cliccate su link sospetti, soprattutto da messaggi o email non richiesti.
  • Controllate sempre il dominio degli indirizzi web.
  • Nessuna banca o istituzione richiede dati sensibili tramite SMS o email.
  • Se ricevete un messaggio allarmante, ignoratelo e, se necessario, contattate direttamente l’ente citato.

Prevenzione e attenzione sono le migliori difese contro le truffe online.

Published by
Filippo Limoncelli